La versione iniziale delle fasi di discesa continua a pesare eccessivamente sulla Real

Seconda sconfitta consecutiva per la Real Sociedad, che ha ceduto a Vitoria con un gol su un rigore controverso nei minuti finali del primo tempo, dimostrato che l’esito negativo contro il Villarreal ha avuto il suo peso. Non si è vista la solita squadra propositiva e creativa che invece aveva servito da antidoto al Alavés, in un periodo in cui i babazorros stavano attraversando tre sconfitte di fila.

Il piano iniziale non ha dato risultati, mentre la strategia alternativa ha migliorato leggermente la situazione, ma non è bastata per guadagnare punti a Mendizorrotza, complicando ulteriormente le ambizioni di risalita. È necessario mostrare una maggiore continuità e progredire ulteriormente.

Sergio ha scelto di confermare gli stessi undici titolari visti contro il Villarreal, puntando su Sadiq in attacco mentre Barrenetxea è stato utilizzato per la quarta volta consecutiva come subentrante, dando la priorità a Aritz rispetto a Caleta-Car.

Non c’erano dubbi su questa decisione.

La prima frazione di gioco ha visto la Real indossare una fascia nera in onore del suo socio numero 1, José Juan Ramos, scomparso di recente. Tuttavia, la performance è stata novamente deludente, senza commisurarsi alle aspettative e alle buone intenzioni espresse nella gara precedente, nonostante i giocatori siano rimasti gli stessi.

Complessivamente, la squadra non ha reso al meglio, pur non subendo eccessive pressioni da una formazione dell’Alavés che si è dimostrata più attiva e sicura. Le occasioni pericolose sono state principalmente favorevoli alla Real, ma come spesso accade, il punteggio all’intervallo ha rivelato un’altra sconfitta. Ancora una volta, il team è rimasto in coda nella classifica nel corso dei primi 45 minuti, un trend che si ripete ogni settimana. Ora le statistiche riportano 11 punti persi su 15 disponibili in campionato.

In questo incontro, un calcio di rigore moderno è stato decisivo nel recupero. Un’imprecisione nel rinvio di Sergio ha colto di sorpresa Aritz, che stava marcando Boyé. La sfera ha colpito il braccio di Aritz, dopo un rimbalzo e un rinvio, mentre lui non se n’era accorto, ritirando il braccio. Tuttavia, questo aspetto non ha influito sul VAR. Boyé ha realizzato il penalty al 50’, portando il punteggio sull’1-0, superando Remiro con un tiro rasoterra; il portiere era riuscito a intuire la direzione e avrebbe potuto parare, ma la palla gli è scivolata tra il corpo e le braccia.

L’avvio del primo tempo ha visto un’azione della Real, con un passaggio filtrante di Jon Martín per Brais, a cui è seguito un assist notevole verso Guedes, che ha ben sfruttato lo spazio lasciato da Jonny. Il portoghese si è ritrovato solo, ma Tenaglia è intervenuto in extremis per evitare il tiro. Successivamente, ci sono state due occasioni sprecate. Boyé ha calciato alto, dopo aver superato Sadiq in una situazione di calcio di punizione dove ha sottratto il pallone a un Pacheco ben posizionato. Abde ha poi tentato un tiro dalla distanza, senza fortuna. La reazione della Real si è concretizzata in una situazione da calcio piazzato, che è stata la loro arma principale. Prima Soler ha colpito di testa un corner, ma Sivera ha effettuato una parata quasi con l’avambraccio, e successivamente Jon Martín ha centrato il palo con un colpo di testa bizzarro, frutto di una punizione ben calciata da Sergio. Queste opportunità non sono state sfruttate e, quasi al termine del primo tempo, è arrivato il rigore che ha sbloccato il risultato.

I cambiamenti non mejoran, non funzionano
Sadiq iniziò la ripresa con un colpo di testa impreciso su un assist di Soler. I cambi non si fecero attendere. Coudet inserì Carlos Vicente, seguito da Sergio che fece entrare Barrenetxea e Caleta-Car; quest’ultimo non si accorse di indossare un braccialetto e il suo ingresso in campo si ritardò. Lasciarono il campo Sadiq e Aritz, davvero deludenti, mentre Guedes si spostò a giocare come attaccante. Nel frattempo, dopo un’altra palla persa dai realisti, Abde testò Remiro con un potente tiro dalla distanza, ma il portiere deviò in volo e l’ala, sfuggita a tutta la difesa che sembrava passiva, non riuscì a centrare la porta.

Il team ha mostrato miglioramenti, senza eccessivi fronzoli, affrontando l’avversario sul suo campo e coinvolgendo maggiormente gli attaccanti. Nella parte finale della partita, Sergio ha intensificato il suo lavoro con un doppio cambio offensivo, inserendo Zakharyan e Karrikaburu, che tornava a Vitoria dopo l’infortunio, al posto di Kubo e di Gorrotxategi, ammonito. Soler ha assunto il ruolo di mediano. L’attaccante ha tentato un tiro subito dopo il suo ingresso, sugli sviluppi di un corner. Con un’intensa pressione, l’Alavés ha fatto entrare Protesoni e Aleñá, lasciando Boyé isolato con un rinvio fortuito; il portiere Remiro è dovuto intervenire con prontezza per evitare il gol. La Real provava ad avvicinarsi con intelligenza, ma i padroni di casa si difendevano bene, concedendo pochissimi spazi. Barrenetxea ha cercato di colpire di testa un cross di Guedes, che sarebbe stato più efficace se tirato al volo. Sergio ha esaurito le sostituzioni all’87’, inserendo Goti per Soler ed esaurendo quasi completamente il centrocampo. Guedes ha creato un’azione personale sulla fascia, arrivando fino al fondo e poi servendo Karrikaburu che, però, ha tirato alto in una posizione difficile. Durante il recupero, Sivera ha deviato in corner una punizione laterale insidiosa di Sergio, e successivamente Caleta-Car ha colpito di testa mettendo fuori. Remiro si è spinto in avanti negli ultimi minuti, ma non c’è stata alcuna possibilità di tiro.

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