Nel panorama calcistico e sportivo in generale ha suscitato grande sorpresa l’importanza del tributo che il Siviglia ha organizzato per salutare Jesús Navas al momento del suo addio al calcio. La capacità di radunare un numero così elevato di protagonisti, sia tra quelli presenti allo stadio Sanchez-Pizjuán che tra coloro che hanno inviato messaggi video, non è cosa da poco; ancora una volta, il Siviglia ha dimostrato di saper gestire questi eventi con grande passione ed efficienza.
Tuttavia, tra i tantissimi volti, ha colpito l’assenza di Ivan Rakitic, ex capitano e buon amico di Jesús Navas, nonché uno dei calciatori più rilevanti nella storia recente del Siviglia. La presenza del croato era stata annunciata ed era anche in città, avendo svolto l’allenamento il giorno precedente nel centro sportivo, ma la mattina dell’evento ha informato l’organizzazione della sua impossibilità a partecipare a causa di un impegno imprevisto.
Non è stato trasmesso nemmeno un video messaggio con le sue parole, poiché non è stato registrato, essendo prevista la sua presenza in campo. Rakitic ha comunque condiviso un pensiero su social media dedicato alla leggenda del Siviglia. “Jesús, dal primo giorno in cui sono arrivato al Siviglia, tu eri lì, a mostrarmi con il tuo esempio cosa significhi amare e difendere questo club. Tornare anni dopo e sollevare insieme l’Europa League con la nostra gente è stato qualcosa di indimenticabile, un sogno che si è avverato. Sei e sarai sempre una leggenda di questo club, un simbolo eterno di ciò che rappresenta il Siviglia FC. Grazie per tutto ciò che hai dato al calcio, alla squadra e a tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di condividere questo percorso con te. Goditi questa nuova fase, capitano,” ha scritto il croato sul suo profilo.
È indubbiamente un enigma la sua assenza finale, poiché era atteso come uno dei protagonisti, previsto anche un intervento sul campo accanto ad altre leggende amate dai tifosi, come Palop e Kanouté. Sebbene la sua partenza dalla squadra sia avvenuta in modo un po’ forzato e ci sia stata qualche tensione al momento dell’arrivo di Quique Sánchez Flores, necessaria per liberare il suo ingaggio elevato, i rapporti con la dirigenza rimangono cordiali.