Raúl Martín Presa, il presidente del Rayo Vallecano, ha denunciato giovedì il trattamento inaccettabile riservato al suo club da parte delle istituzioni, della Liga e dell’intera comunità. Ha descritto l’esperienza di giocare in casa come “un incubo” a causa di una serie di problematiche che devono affrontare, avvertendo che la situazione potrebbe portare a conseguenze molto gravi per qualche dirigente, persino un attacco di cuore o un ictus.
La questione del vecchio stadio di Vallecas, sempre più inadeguato e bisognoso di una ristrutturazione completa, è un pensiero costante per Martín Presa, il quale è determinato a ottenere un nuovo impianto nel breve periodo, con il supporto delle autorità locali. “È una vergogna il modo in cui il Rayo viene trattato da parte delle istituzioni e della Liga.
Vogliamo vincere, ma la salute dei dirigenti è prioritaria. Se continuiamo così, ci sarà un giorno in cui qualcuno potrebbe avere un infarto e io mi sento responsabile come capitano di questa nave,” ha affermato Presa, chiaramente frustrato durante un’intervista con DAZN.
Ha anche rivelato che questa settimana hanno ricevuto un sollecito riguardante alcune misure che avrebbero potuto compromettere lo svolgimento della partita o mettere a rischio il pubblico, sottolineando che tali richieste non dovrebbero provenire da “pseudo-politici”, ma dalla polizia. “Questa partita contro il Betis si è potuta giocare solo grazie al lavoro incessante del club. Ogni match è un vero miracolo, e non possiamo continuare così. Sembra che qui a Madrid non desiderino che il Rayo rimanga in Serie A,” ha concluso.
“Sono il settimo presidente più anziano di Prima, e ho saltato solo tre partite per motivi di forza maggiore negli ultimi quindici anni. Conosco tutti i presidenti e ogni stadio, e posso affermare con certezza che non esiste squadra peggio trattata a livello istituzionale e che riceva aiuti così scarsi. Ogni partita è il risultato dell’impegno titanico dei lavoratori del Rayo e dei fornitori del club. Non comprendiamo il motivo di questo accanimento; questa situazione è insostenibile e molto triste, soprattutto nel momento migliore per il Rayo, trovarci in una condizione così difficile è davvero amaro. Ogni giorno è una calamità”, ha concluso.