Il lunedì, la Corte di Madrid aprirà il processo contro quattro persone accusate di aver esposto, nei pressi della città sportiva del Real Madrid a Valdebebas, un manichino vestito con la maglia di Vinicius e un cartello con la scritta “Madrid odia al Real”.
La Procura ha richiesto una pena di quattro anni di reclusione per reati di minacce e violazioni dei diritti fondamentali. Gli eventi risalgono al 26 gennaio 2023, giorno precedente a una partita di Coppa del Rey che si svolse allo stadio Santiago Bernabéu tra il Real Madrid e l’Atlético de Madrid.
In quell’occasione, alcuni individui riconosciuti dalla Procura come membri del Frente Atlético si sono recati su un ponte vicino alla città sportiva e hanno esposto il manichino e il cartello. Il Tribunale di Istruzione numero 28 di Madrid ha avviato un’udienza contro i quattro imputati, accusati di violazioni della dignità e integrità morale, insieme a minacce non condizionate. Il giudice ha confermato le accuse presentate dalla Procura, sostenute anche dalla Real Federación Española de Fútbol e dalla Liga Nacional de Fútbol Profesional. Il Ministero Pubblico accusa i coinvolti di minacce e violazioni dei diritti fondamentali, chiedendo una pena di quattro anni di carcere e un risarcimento complessivo di 6.000 euro per i danni morali inflitti al calciatore.
La Procura ha detallato nel suo atto d’accusa che nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2023, quattro membri del gruppo estremista conhecido come “Frente Atlético”, che si identifica chiaramente con ideologie di estrema destra, concordarono di portare a termine un’azione prima dell’inizio della partita di Coppa del Re, che si sarebbe svolta allo stadio Santiago Bernabeu tra il Real Madrid e l’Atlético di Madrid. Così, “in pieno accordo”, si sono diretti verso un ponte sulla strada M-11, situato vicino al centro sportivo del Real Madrid, un luogo dotato di ampia visibilità per coloro che transitano su quella strada. Arrivati, “come chiaro segno di disprezzo e avversione nei confronti del colore della pelle della vittima, e spinti dalla volontà di minare la sua tranquillità”, appesero un manichino gonfiabile alto circa 165 centimetri, con pelle e capelli neri, utilizzando una corda. Il manichino indossava una maglietta del Real Madrid, recante il nome del calciatore Vinicius e il suo numero di maglia, insieme a delle pietre legate con nastro adesivo attorno ai polsi. Inoltre, appesero un banner rosso lungo 12,90 metri e largo 1,70 metri, con la scritta bianca “Madrid odia al Real”. Poco dopo, uno di loro, A.B.R., “per giustificare e rivendicare l’azione”, condivise su X (ex Twitter) una prima foto del ponte con il manichino e il banner, che divenne rapidamente virale, seguito da un altro post successivo.
La Procura ha sottolineato che il giudice ha rilasciato i soggetti in esame, imponendo però l’obbligo di non avvicinarsi al calciatore. Inoltre, è stato stabilito un divieto di avvicinamento a meno di 100 metri dagli stadi del Real Madrid e dell’Atlético di Madrid durante le gare di calcio in base al calendario della Liga di Calcio Professionale, così come il divieto di avvicinarsi a meno di 1.000 metri da qualsiasi stadio della Liga.