Un contesto inusuale nell’Era Simeone

L’Atlético de Madrid sta attraversando un periodo complicato all’inizio di questa stagione. Con soltanto un punto guadagnato in due partite, la squadra si trova in una situazione di emergenza per costruire un gruppo competitivo, distaccato di cinque punti dalla capolista.

È necessaria una combinazione tra la ricerca immediata di risultati e l’inserimento di un consistente numero di nuovi acquisti, ben sette. Questo scenario amplifica la pressione sul team, considerando le ingenti spese effettuate nelle ultime due sessioni di calciomercato.

I colchoneros stanno cercando di integrare sette nuovi calciatori, tra cui Ruggeri, Hancko e Cardoso, nel tentativo di colmare il vuoto lasciato da Rodrigo de Paul, settore chiave per gli attacchi delle scorse stagioni.

L’allenatore argentino è alla ricerca di migliorare la transizione offensiva, il passaggio decisivo e la potenza in attacco, tutti elementi che hanno condizionato le prestazioni del club. La mancanza di incisività è stata un argomento centrale durante la conferenza stampa successiva al match contro l’Elche. La squadra ha effettuato 28 tiri in due incontri, ma ha trovato solo due volte la rete. Questo è solo il lato offensivo; anche in difesa i risultati sono stati scarsi, subendo tre gol in due partite, un dato sorprendente per una delle migliori difese della stagione passata. Gli errori difensivi commessi contro Espanyol e Elche sono stati molto costosi.

Simeone deve ancora affrontare alcune problematiche. Giocatori come Pablo Barrios e Thiago Almada stanno ricoprendo ruoli cruciali, ma necessitano di una maggiore stabilità e di un migliore adattamento al gioco della squadra. Attualmente, sta valutando la fascia sinistra e la posizione di attaccante che affianchi Julián Álvarez come potenziali aree da migliorare. La squadra ha raccolto soltanto un punto nelle prime due partite, suscitando preoccupazione tra il club, i tifosi e lo stesso allenatore. È innegabile che questo avvio sia il più difficile sotto la gestione di Simeone.

Per trovare un chiaro riferimento al passato recente dell’Atlético Madrid, bisogna risalire alla stagione 2011/12, quella guidata da Gregorio Manzano, quando l’arrivo del tecnico argentino seguì un avvio di campionato piuttosto deludente. In quell’anno, il club pareggiò al Calderón contro l’Osasuna e subì una sconfitta contro il Valencia a Mestalla. Quando Simeone assunse la direzione della squadra, l’Atlético aveva ottenuto un solo punto nelle prime due giornate. Si registrò una partenza ancor peggiore nella stagione 2016/17, con due pareggi, uno con l’Alavés e uno a reti inviolate contro il Leganés. Un altro avvio critico si caratterizzò nella 2022/23, dove si ottenne una vittoria contro il Getafe (0-3) seguita da una sconfitta nella seconda partita contro il Villarreal (0-2). Sebbene l’Atlético sotto la guida di Cholo non sia stato spesso un team che partiva male, ha mostrato comunque delle difficoltà. Solo in quattro delle ultime quattordici stagioni è riuscito a vincere entrambi i match iniziali, nelle annate 2013/14, 2015/16, 2019/20 e 2021/22.

Il messaggio proveniente dal team, incluso quello di Simeone, è di mantenere la calma. “Abbiamo un punto. Ci sono stati due match in cui ho visto dei progressi. Ci sono molti giovani da integrare affinché possano crescere. Rispetto alla partita con l’Espanyol, oggi abbiamo fatto dei passi avanti. Il risultato finale non è quello sperato, ma dobbiamo continuare a lavorare, avere pazienza e seguire i percorsi intrapresi anche in gran parte di questa partita. Quando troveremo la giusta incisività, che rappresenta la chiave, riusciremo a ottenere più vittorie e punti”, ha dichiarato l’allenatore. “Ci sono giocatori nella squadra che hanno già vinto molti trofei. A tutti noi piace vincere. Con la prestazione di oggi avremmo meritato il successo. Ci sono aspetti positivi nel gioco, ma ci sono anche molte cose da migliorare.”

Ci sono nuovi membri nel team e dobbiamo continuare a impegnarci. I successi arriveranno, ha affermato Le Normand.

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