L’espulsione di Dani Vivian per via del VAR, avvenuta a metà partita, ha segnato il corso dell’incontro tra Valencia e Athletic, giocato allo stadio di Mestalla. Nonostante i bilbaini abbiano mostrato superiorità numerica, hanno faticato a concretizzare le occasioni.
Al contrario, i padroni di casa hanno saputo sfruttare l’inferiorità avversaria per aggiudicarsi i tre punti, grazie ai gol di Santamaría e Hugo Duro. La gara, pertanto, si è sviluppata in due fasi distinte. La strategia dell’allenatore Valverde si è rivelata audace, ma poco efficace, poiché la sua squadra non è riuscita a segnare.
Il club basco ha chiuso una settimana difficile, con tre sconfitte consecutive e senza reti realizzate. I valenciani, dal canto loro, hanno dimostrato una notevole resilienza, resistendo ai momenti difficili iniziali e colpendo l’avversario una volta che la situazione è migliorata. La determinazione dei giocatori del Valencia ha dato i suoi frutti, tanto che nel primo tempo si sono sentiti anche dei fischi dalla tifoseria. Successivamente, con un uomo in più, il gioco è stato molto più semplice. Corberán, nonostante la pesante sconfitta contro il Barcellona nella partita precedente, ha mantenuto quasi lo stesso undici titolare, apportando solo due modifiche, inserendo Rioja e Raba al posto di Copete e Hugo Duro. Valverde, come previsto, ha fatto alcuni cambiamenti rispetto alla formazione schierata contro l’Arsenal in Champions League. Areso e Yuri hanno occupato le fasce, mentre Galarreta ha riottenuto il suo posto nel centrocampo a due. Robert Navarro è stato nuovamente titolare, rimpiazzando o Guruzeta o Maroan. L’Athletic ha iniziato la partita in modo aggressivo, mentre il Valencia si è trovato spesso schiacciato nella propria metà campo. Sancet è stato il primo a mettere alla prova Agirrezabala, portiere del Valencia in prestito dall’Athletic.
Non è stata l’unica occasione in cui i due si sono affrontati di nuovo senza che il giocatore navarro riuscisse a superare il portiere di Errenteria. Iñaki Williams, dopo un contropiede dell’équipe locale non finalizzato da Javi Guerra, ha iniziato a farsi notare nell’attacco del Bilbao. I tiri del capitano della squadra bilbaina e un altro tentativo di Jauregizar sono stati bloccati dall’ispirato Agirrezabala. Il punteggio rimase invariato fino all’intervallo, nonostante le buone occasioni avute dai leoni. Era necessario attendere la seconda metà per scoprire se il Valencia sarebbe stato in grado di mettere in difficoltà Unai Simón, che si mostrò molto vigile e pronto nei pochi interventi. La situazione del match cambiò nella seconda frazione. La formazione locale continuò a difendersi, ma mostrando maggiore aggressività e pericolosità nei contropiedi. Tuttavia, il corso della partita subì un colpo decisivo quando, dopo un’ora di gioco, Vivian fu espulso. Il difensore rojiblanco abbatté Santamaría da ultimo uomo e il direttore di gara, dopo la revisione al VAR, trasformò il cartellino giallo iniziale in rosso. Laporte entrò immediatamente al posto di Berenguer, segnando il suo ritorno nel team rojiblanco. Con l’uomo in più, il Valencia intensificò l’attacco contro una squadra rojiblanca che continuò a farsi vedere in avanti, ma senza riuscire a concludere. I locali, invece, sfruttarono un calcio d’angolo per sbloccare il risultato. Santamaría, con un colpo di testa, superò Unai Simón a poco più di quindici minuti dalla fine. I leoni non si arresero, ma non riuscirono a fornire risposte adeguate contro un avversario in superiorità numerica, con meno affaticamento fisico e ampio spazio per correre senza troppi impedimenti. La buona volontà dei rojiblancos non fu sufficiente per riequilibrare il punteggio.
I padroni di casa, invece, sfruttarono un’altra occasione per siglare un secondo goal, realizzato da Hugo Duro.