L’Atlético presenta un attaccante con un potente tiratore, ma con una fragilità sorprendente e una difficoltà ad affrontare situazioni affollate

La partita che l’Atlético de Madrid ha giocato domenica 5 ottobre contro il Celta de Vigo a Balaídos ha messo in luce nuovamente alcune problematiche che Diego Pablo Simeone e la sua squadra devono ancora affrontare. Attualmente, l’Atlético presenta alcune peculiarità, non tutte sfavorevoli, che catturano l’attenzione.

Un aspetto positivo per i ragazzi del Cholo è che questo team è l’unico in tutta LaLiga ad aver segnato per primo in tutte le partite disputate finora. In tutte e otto le occasioni. Ha realizzato il primo gol contro RCD Espanyol, Elche, Deportivo Alavés, Villarreal, Mallorca, Rayo Vallecano, Real Madrid e Celta de Vigo.

Inoltre, sei di questi otto gol sono arrivati nei primi quindici minuti di gioco. Queste informazioni, insieme, delineano un profilo di squadra che sa colpire, simile a quello di un pugile o di un giocatore di baseball. A differenza di queste discipline, però, l’abilità di colpire dell’Atlético si traduce spesso in effimere promesse. La loro potenza offensiva sarebbe una buona notizia se non fosse per il fatto che, pur essendo un grande attaccante, questa squadra ha mostrato vulnerabilità; colpisce per prima e rapidamente, ma subisce anche facilmente dei colpi. Infatti, in otto partite in cui è andata in vantaggio, solo tre si sono concluse con una vittoria (contro Villarreal, Rayo Vallecano e Real Madrid). In quattro occasioni hanno pareggiato e in un incontro hanno subito una rimonta, terminando con una sconfitta.

Il Club Atlético de Madrid affronta alcune difficoltà notable, specialmente in termini di rendimento difensivo. In tre occasioni recenti, contro squadre come l’Espanyol, il Rayo e il Real Madrid, non solo sono riusciti a pareggiare, ma hanno anche ribaltato il risultato a loro sfavore, un fatto che solleva preoccupazioni per Diego Pablo Simeone e la sua squadra. Pur avendo il controllo iniziale in molti incontri, è evidente che non riescono a mantenere il vantaggio, un problema che si staglia come un elefante nella stanza. Su dieci partite giocate in questa stagione, i colchoneros hanno subito gol in nove occasioni, riuscendo a mantenere la porta inviolata solo nel match contro il Villarreal. Inoltre, tre squadre avversarie sono riuscite a realizzare almeno due reti contro di loro.

Un altro aspetto preoccupante evidenziato dal recente pareggio contro il Celta di Vigo è la difficoltà dell’Atlético di Madrid nelle gare in trasferta. La squadra ha collezionato quattro partite consecutive senza vittorie lontano dal Metropolitano, complicando le loro aspirazioni in Liga sia nella stagione passata che in quella attuale. Si potrebbe affermare che questa “agorafobia” sportiva, il timore di giocare fuori casa, influisca notevolmente sulle prestazioni. La situazione è iniziata l’anno scorso con una sfortunata visita a Butarque, dove il team avrebbe potuto assumere la leadership, ma la sconfitta è stata il primo segnale di una crisi nel finale di stagione.

Da quel momento, considerando tutte le competizioni, la squadra ha ottenuto solamente quattro vittorie: contro il Salisburgo in Champions, e contro Valencia, Sevilla e Girona in Liga. Inoltre, ha pareggiato sette partite, tra cui quelle contro Real Madrid, Espanyol, Alavés (due volte), Mallorca e Celta in Liga, oltre a una contro il Barça in Coppa. Purtroppo, ha subito anche sette sconfitte: Leganés, Getafe, Las Palmas, Osasuna ed Espanyol in Liga, e Real Madrid e Liverpool in Champions.

Rubén Vargas si distingue come uno dei principali assistenti in Europa