Antoine Griezmann ha concluso il 2025 ad un livello eccellente, come dimostrato dai quattro gol segnati nella sua ultima settimana di competizione con l’Atlético de Madrid. Ha realizzato il gol decisivo nella vittoria contro il Valencia al Metropolitano (2-1) e ha ripetuto la sua importanza pochi giorni dopo contro l’Atlético Baleares in Copa del Rey, contribuendo con due reti al punteggio di 2-3, che ha permesso alla squadra rojiblanca di proseguire nel torneo, non senza difficoltà.
Inoltre, ha chiuso la partita con il Girona (0-3) a Montilivi, completando una prestazione convincente della sua squadra.
Il francese sta dimostrando di essere fondamentale nel suo attuale ruolo all’interno dell’Atlético de Madrid, pur avendo meno opportunità da titolare, risulta cruciale quando entra dalla panchina.
I numeri parlano chiaro: Griezmann è il secondo miglior marcatore della squadra con nove reti, solo due in meno rispetto a Julián Alvarez, che non è nella sua forma migliore in questo segmento della stagione. Mentre l’argentino ha giocato 1.776 minuti, il francese ha totalizzato 1.018.
Questo significa che, mentre La Araña segna ogni 161 minuti, il Principito realizza un gol ogni 113 minuti.
Inoltre, Griezmann è il miglior marcatore tra i subentrati delle principali leghe europee, avendo collezionato sei gol entrando in campo nei secondi tempi, superando giocatori come Hamza Igamane (Lille), il giovane Robinio Vaz (Marsiglia) e Stefan Schimmer (Heidenheim). È consueto che, prima e dopo ogni incontro, Diego Simeone venga interpellato riguardo al francese durante le conferenze stampa.
Durante su más reciente aparición, después de la victoria en Montilivi, el entrenador argentino compartió sus reflexiones: “La gestión no resulta sencilla, ya que Antoine venía de marcar un gol crucial frente al Valencia y había anotado dos goles en la Copa. Hoy no comenzó el partido porque consideramos que contábamos con otras características en Sorloth y Julián para iniciar el encuentro. Sin embargo, en mi mente estaba la idea de que Antoine pudiera entrar en la segunda mitad, aportando su frescura. Todos los jugadores desean participar y no es una tarea fácil. Se preguntan: ‘Si anoté dos goles, ¿por qué no debería jugar mañana?’. No obstante, lo más vital es el apoyo al equipo y el fortalecimiento del grupo”, comentó.

