Gli appassionati di sport devono dire addio a una stella che ha scritto pagine indelebili nella sua disciplina: il dolore è davvero enorme.
L’annuncio della scomparsa del grande campione ha gettato nello sconforto tutti coloro che avevano ammirato per anni le sue straordinarie gesta.
Il dolore dei tifosi è davvero enorme per la perdita di quella che tutti consideravano una vera e propria stella dello sport. La notizia si è sparsa rapidamente nelle scorse ore rendendo triste un’intera comunità.
L’hockey su prato deve dire addio a uno dei suoi più grandi protagonisti. All’età di 73 anni è infatti venuto a mancare Rajvinder Singh, campione indiano che negli anni ’70 ha scritto pagine importantissime nella storia di questo sport. Singh ha lasciato il segno soprattutto a Vigevano e Mortara, dove si è fatto apprezzare non solo per la sua bravura nell’hockey su prato ma anche per le sue indiscutibili qualità umane.
La Cogeca Vigevano ha conquistato il suo primo scudetto nel 1972 anche grazie ai gol di Rajvinder Singh, risultato poi decisivo anche per i trionfi in Coppa Italia nel 1973 e nel 1976: sempre con il campione indiano la Cogeca Vigevano ha vinto anche un altro tricolore nel 1979. Singh è stato anche cinque volte capocannoniere nel campionato italiano.
Addio alla stella: mondo dell’hockey su prato in lutto, è stato davvero un grande
Nel corso della sua carriera Rajvinder Singh si distinse anche per aver insegnato l’hockey su prato negli istituti scolastici a tantissimi giovani nel decennio tra il 1970 e il 1980. Anche grazie alla sua passione e al suo impegno moltissimi ragazzi della provincia di Pavia – in particolare a Vigevano e nel circondario – si sono avvicinati a questa disciplina sportiva.
L’indimenticabile campione indiano della Cogeca Vigevano, divenuta poi Hockey Paolo Bonomi, era malato già da qualche anno della sindrome di Parkinson. Rajvinder Singh viveva a Londra da circa 40 anni ed era ricoverato proprio nella capitale inglese per l’aggravarsi delle sue condizioni. La notizia della sua scomparsa ha addolorato moltissimo tutto il mondo dello sport indiano e lomellino, sebbene più di qualcuno fosse a conoscenza del suo stato di salute precario.
Laureatosi alla Ludhiana Agricultural University, Singh rappresentò la squadra universitaria di hockey indiana per tre anni, arrivando a ricevere anche un attestato d’onore dal suo Ateneo. Suo fratello minore, Amarjit Singh Rana, ha scelto di seguire le orme di Rajvinder in questa disciplina sportiva, partecipando anche alle Olimpiadi di Mosca del 1980 dove l’India vinse la medaglia d’oro.