Il Panathinaikos e il rispetto nel basket europeo: le parole di Kondos

Dichiarazioni forti del responsabile comunicazione dopo la sconfitta contro l'Efes

Il contesto della sconfitta

La sconfitta del Panathinaikos contro l’Efes in Gara 4 ha scatenato una serie di reazioni nel mondo del basket europeo. La squadra greca, storicamente una delle più vincenti dell’EuroLeague, si è trovata a fronteggiare non solo un avversario temibile, ma anche un clima di tensione e controversie legate alla direzione arbitrale.

Le parole di Dimitris Kondos, responsabile comunicazione della squadra, hanno messo in luce un problema che va oltre il semplice risultato sportivo.

Le accuse di Kondos

Kondos ha espresso il suo disappunto riguardo all’atteggiamento degli arbitri, in particolare nei confronti di Kendrick Nunn, un giocatore chiave per il Panathinaikos.

“Tutti vedono cosa succede. Non si può più far finta di nulla”, ha affermato, sottolineando la necessità di un rispetto maggiore verso le squadre e gli atleti. Le sue parole evidenziano una frustrazione crescente nel mondo del basket, dove le decisioni arbitrali possono influenzare in modo significativo l’esito delle partite.

Il significato del rispetto nel basket

Il rispetto è un tema centrale nel mondo dello sport, e le dichiarazioni di Kondos pongono l’accento su un aspetto fondamentale: il trattamento equo degli atleti. “In particolare, non è possibile che Nunn subisca questo tipo di trattamento. È una questione di rispetto”, ha ribadito, utilizzando un termine greco, “kλωτσοπατινάδα”, per descrivere la situazione caotica che si è venuta a creare. Questo termine, che evoca immagini di confusione e risse, riflette la frustrazione di una squadra che si sente trascurata e maltrattata.

Il Panathinaikos e la sua storia

Il Panathinaikos non è solo una squadra di basket; è un’istituzione con una storia ricca di successi. Kondos ha ricordato che il club è il più vincente della storia dell’EuroLeague, sottolineando che non hanno mai chiesto favoritismi, ma solo rispetto. “Ma alla fine sembriamo noi i ridicoli”, ha concluso, evidenziando come la situazione attuale possa minare la reputazione di una squadra che ha dato tanto al basket europeo. La richiesta di rispetto non è solo una questione di orgoglio, ma un appello affinché il gioco venga praticato in modo equo e giusto.

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