Cairo: “Mai pensato di licenziare Giampaolo”

"Con lui può cominciare un nuovo ciclo. I giocatori devono recepire il cuore e la grinta dell'allenatore".

Urbano Cairo a Radiorai durante il programma “La politica nel pallone” ha fatto il punto sul suo Torino, reduce dalla sconfitta nel derby con la Juventus. “A causa di due gol fotocopia che non si possono prendere. Capisco il primo, perché un errore è sempre ammissibile, ma prendere il secondo allo stesso modo proprio no.

Sono situazioni sulle quali bisogna riflettere con grande attenzione in modo da porre fine a questi cali avvenuti negli ultimi minuti di troppe partite”.

Capitolo Giampaolo: “Non ho mai pensato all’esonero, nemmeno per un minuto, perché la squadra, anche nel derby, ha dimostrato di avere un suo spessore e una precisa identità di gioco.

Quindi il lavoro dell’allenatore si nota ed è stato efficace. Continua a godere della mia piena fiducia e non è una fiducia ispirata da bontà ma dai fatti. Adesso però bisogna che lui riesca trasmettere la grinta, il cuore, qualità di cui è fornito in maniera da superare questo momento negativo. Ci vuole un passo in più, insomma”.

Chiosa su Belotti: “Confermo che in estate si erano fatte avanti delle squadre e confermo la mia intenzione di dire di no a qualsiasi offerta. Anzi a breve inizieremo a parlare con lui del prolungamento di contratto. Il nostro capitano incarna in pieno tutti i valori del Toro e vogliamo assolutamente tenercelo stretto e a lungo. Mi fa molto piacere che alcuni giovani, Singo in particolare, si stiano mettendo in luce: possono darci una bella spinta. Singo fu un acquisto dell’ultimo giorno di mercato, mi fidai delle parole del suo procuratore, che ci aveva già portato Nkoulou, e lo presi giusto all’ultim’ora”.

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