Quale giocatore dell’Athletic ti viene in mente associando il numero 26?

Attualmente, la maglia numero ventisei non è presente nella rosa dell’Athletic, ma in passato ha avuto un proprietario. Alex Padilla, che ora è il portiere dei Pumas in Messico, ha indossato quel numero durante la sua permanenza con la prima squadra della formazione rojiblanca.

È interessante notare che ha disputato fino a cinque incontri ufficiali, di cui tre da titolare e due come riserva. Questi sono dati inusuali per un portiere di terza scelta. Sotto la guida di Valverde, e con tre portieri in rosa, le statistiche dei portieri sono state superiori.

Padilla ha esordito nei due incontri iniziali di campionato, mettendo in mostra prestazioni notevoli sia contro il Getafe al San Mamés che contro il Barcellona a Montjuïc. Successivamente, ha difeso la porta contro il Celta in campo neutro per infortunio di Agirrezabala e contro il Sevilla, a causa di un’espulsione. L’ultima sua apparizione di quella stagione è stata a Montilivi, sempre in sostituzione di Agirrezabala, squalificato, mentre Unai Simón non era ancora rientrato. In quella fatidica partita Valverde aveva Gasetisi come portiere di riserva. Dopo di allora, Padilla non ha più visto il campo, fino a quando il 9 gennaio è stata ufficializzata la sua cessione ai Pumas. Nel club messicano, ha preso il numero uno, lo stesso che aveva anche nel Bilbao Athletic. Chissà se un giorno tornerà a indossare il numero ventisei con la maglia della prima squadra. Come direbbe il mitico Joaquín Caparrós prima di un’intervista, che giocatore associate al numero 26 dell’Athletic? La questione non è semplice, non vorrei ingannarvi, proprio come è accaduto in precedenza con il numero 25. Almeno per me.

Il numero 26 è storicamente associato ai portieri nel club dell’Athletic, non solo a causa di Padilla, ma perché ben dieci portieri hanno indossato questa maglia. La maggior parte di loro, è vero, non ha mai debuttato: tra questi ci sono Iñaki Lafuente, Sergio Vera, Aitor Alcalde, Raúl Fernández (che esordì con il numero 13), Álex Remiro, Kepa Arrizabalaga, Unai Simón (che debuttò con il 25), Hodei Oleaga, Julen Agirrezabala e Ibon Ispizua. Oltre a questi undici portieri, cinque giocatori di campo hanno indossato anche loro il numero 26 nell’Athletic: Gorka Azkorra, che scese in campo con il 25; Igor Angulo, il quale debuttò a Balaídos indossando il 48; Ander Iturraspe, che esordì a La Rosaleda con questo numero, anche se è maggiormente ricordato con l’otto; Igor Martínez, che fece il suo debutto a El Molinón; e infine Iñigo Vicente, originario di Derio, che ha giocato con il 26 in tre gare ufficiali, fino a questo momento. Per quanto riguarda il presente di Padilla, appare lontano da Bilbao, ora che gioca per il Racing Santander. Riguardo al suo futuro, con Simón legato al club fino al 2029 e Agirrezabala fino al 2027 con possibilità di estensione, sembra che l’orizzonte di Padilla siano ancora distanti. Ha scelto i Pumas per motivi affettivi, avendo radici in Messico grazie a sua madre, e per l’opportunità di partecipare al Mondiale con la selezione di Javier Aguirre nel 2026. Padilla ha faticato inizialmente a conquistare il ruolo da titolare con la squadra messicana, ma ora si è affermato. Questa settimana è stato protagonista di una serie di rigori.

Sarà interessante osservare se Álex riuscirà a confermare il suo valore e se avrà l’opportunità di diventare il portiere titolare dell’Athletic. Passare da Zarautz a Zarautz, ereditando l’eredità di Iribar a Padilla, è una sfida significativa. Non sarà un compito semplice.

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