Quest’estate, l’Atlético de Madrid entrerà nella seconda fase del rinnovamento della sua rosa. Nella prima fase, uno dei volti nuovi è stato Sorloth, e sembra che il norvegese sia intenzionato a restare, nonostante i vari rumors che lo accostano ad altre squadre.
In un’intervista a Radio Marca, ha dichiarato: “Desidero giocare con l’Atlético di Madrid per tanto, tantissimo tempo”.
Il giocatore ha anche ammesso le difficoltà iniziali legate all’adattamento: “I primi mesi sono stati complicati poiché non riuscivo a segnare, ma da ottobre ho migliorato il mio gioco.
Ho spesso giocato dalla panchina, ma ho trovato il modo di mettere a segno dei gol. Adesso sono titolare e ho segnato recentemente. Sono molto felice; Madrid è la mia città preferita in Spagna e mi sento bene. Giocare con l’Atlético di Madrid è un onore”.
Per Sorloth, l’integrazione nel sistema di gioco dell’Atlético non è stata immediata: “È parte del calcio e dello sport. Qui si gioca in modo diverso rispetto a come facevamo al Villarreal, e ci sono nuove dinamiche con altri compagni. Ma è normale, col tempo ho trovato maggiore familiarità con la squadra. Per un attaccante, i gol sono fondamentali; portano molta fiducia, e adesso mi sento più sicuro di me”.
Ha anche vissuto momenti difficili quando era spesso in panchina: “Essere un riserva è una delle sfide più dure nel calcio, così come fare gol. Sono soddisfatto delle mie prestazioni, ma ogni calciatore aspira a essere titolare. Adesso ho ottenuto questa posizione e devo sfruttarla al meglio”.
Un aspetto che lo ha portato a intrattenere diversi dialoghi con Simeone, di cui preferisce non rivelare i dettagli. “No, questo è un argomento privato tra Diego e me; non intendo discuterne con i media. È fondamentale che un allenatore e un calciatore si conoscano bene. Sono a conoscenza delle idee di Diego e il nostro rapporto è molto solido. È un allenatore molto disponibile nel comunicare con te, e questo è ciò che conta di più”.
Adesso, avendo superato Griezmann, parla del legame positivo che ha con il francese. “Antoine è un amico. È un giocatore di grande valore e ogni mattina si presenta con un sorriso per tutti noi”, ha dichiarato il norvegese.