Atlético: La preparazione surreale per il Mondiale FIFA imposta dal calendario FIFA

L’Atlético de Madrid sta ultimando gli allenamenti prima di partire per gli Stati Uniti, dove parteciperà al Mondiale per Club. Il team ha ripreso le attività il 2 giugno, al termine di una settimana di vacanza, dopo la conclusione della Liga.

Non tutti gli atleti hanno avuto pace, poiché Diego Pablo Simeone ha visto ben 11 giocatori convocati dalle loro nazionali per la finestra FIFA. La situazione ha creato malcontento all’Atlético, che si è trovato a dover affrontare la preparazione per il Mondiale in condizioni difficili, privato di molti titolari.

Le trattative con alcune federazioni non hanno portato risultati.

Ad esempio, l’Associazione del Calcio Argentino ha selezionato cinque calciatori per le gare di qualificazione al Mondiale, nonostante la nazionale campione del mondo fosse già qualificata nel ciclo precedente. Non c’era motivazione valida per giustificare la chiamata di così tanti giocatori dell’Atlético, considerato che dal punto di vista delle qualificazioni non c’era nulla in gioco. Tuttavia, la normativa FIFA impone ai club di rilasciare i giocatori per le competizioni ufficiali, lasciando quindi i club a contare sulla disponibilità delle federazioni.

In aggiunta, il calendario prevede che i calciatori tornino al club solo tre giorni prima della loro prima partita nel torneo contro il Paris Saint Germain, una situazione davvero surreale.

Simeone ha dedicato l’intera settimana a lavorare con soli 12 giocatori della squadra principale, ai quali si è aggiunto Carlos Martín, tornato dal Deportivo Alavés, il cui contratto è terminato prima del previsto. Tra i giocatori disponibili al tecnico ci sono Juan Musso, César Azpilicueta, Axel Witsel, Javi Galán, Reinildo Mandava, Koke Resurrección, Pablo Barrios, Thomas Lemar, Samu Lino, Marcos Llorente, Rodrigo Riquelme e Antoine Griezmann. È evidente che questi test non porteranno a risultati utili, poiché gran parte degli internazionali sarà nel dodici iniziale contro i campioni d’Europa.

GLI INTERNAZIONALI IN AMERICA
Il problema principale è che la maggior parte dei calciatori nazionali non parteciperà al viaggio negli Stati Uniti in programma per il 10 di questo mese. La squadra si riunirà al Cerro del Espino nella mattinata per prendere un volo diretto a Los Angeles, ma numerosi colchoneros resteranno a casa. Attualmente, l’unico confermato è Clément Lenglet, il quale non ha dovuto partecipare alla partita per il terzo e quarto posto della Nations League con la Francia.

Per quanto riguarda gli altri giocatori, le opzioni sono limitate. Robin Le Normand, nazionale spagnolo, potrebbe unirsi al gruppo per il viaggio, ma solo se riesce a partecipare alla finale di Nations League contro il Portogallo il 8 giugno alle 21:00. D’altro canto, Sorloth sarà impegnato con la Norvegia in Estonia il 9 giugno alle 21:00, rendendo difficile la sua convocazione per la partenza con la squadra rojiblanca, anche se si tenterà di farlo.

Martedì 10 giugno, alle 19:00, la Slovenia di Jan Oblak affronterà la Bosnia, mentre l’Atlético Madrid sarà in viaggio verso gli Stati Uniti. Nello stesso momento, l’Inghilterra, guidata da Conor Gallagher, giocherà un incontro amichevole contro il Senegal, fissato per le 20:45.

Per quanto riguarda i giocatori sudamericani, questi si dirigeranno direttamente verso Los Angeles dai loro paesi. Gli argentini affronteranno un volo di ben 16 ore dopo la partita contro la Colombia, prevista per l’11 giugno alle 2:00 del mattino, ora spagnola. Anche l’Uruguay giocherà alla stessa ora, con Giménez che affronterà il Venezuela in quella data.

Di conseguenza, i cinque argentini e il giocatore uruguayo non si uniranno alla squadra dell’Atlético di Madrid negli Stati Uniti fino al 13, a meno di 48 ore dal debutto contro il Paris Saint-Germain.

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