Il secondo e ultimo incontro si è concluso in pareggio, con la Real mostrando una rosa più esperta, ma meno concentrata e precisa, terminando senza reti (0-0)

Sabato è stato un giorno di pareggi a Bournemouth, dove la squadra inglese ha affrontato la Real Sociedad, in quello che rappresentava l’ultimo test per i baschi prima dell’inizio della competizione. In mattinata, il match si è concluso 1-1 in assenza di telecamere, mentre nel pomeriggio è terminato senza reti con la formazione titolare.

Si è trattato di una partita intensa, poco spettacolare, in cui i ragazzi di Sergio hanno evidenziato alcune lacune che necessitano di essere affinate per raggiungere alti livelli. La squadra ha mostrato una mancanza di brillantezza con la palla e, soprattutto, di solidità e ordine in fase di non possesso, visto che in difesa ha incontrato numerose difficoltà.

Anche nel palleggio, i giocatori hanno avuto problemi contro la pressione alta ben organizzata degli avversari. I padroni di casa hanno avuto le loro opportunità in un confronto combattuto, e la Real avrebbe potuto ottenere un rigore a favore, ma non è accaduto. LaLiga si avvicina, senza ulteriori esperimenti. Rimane da completare il lavoro.

‘Formazione’ da tenere d’occhio
Dopo aver schierato nella partita mattutina una squadra che si preannunciava più di riserva, Sergio Francisco ha deciso di utilizzare i titolari nel match pomeridiano al Vitality Stadium. Ha provato con l’undici più forte, che potrebbe essere molto simile alla formazione che scenderà in campo per la prima partita di campionato a Valencia. In questa squadra, Turrientes è stato inserito come ‘4’ a causa dell’assenza per infortuni di Gorrotxategi. Jon Martín e Zubeldia hanno occupato il centro della difesa, mentre Aramburu e Sergio sono stati schierati come terzini. Sucic e Brais hanno ricoperto i ruoli di centrocampisti centrali, con Oyarzabal in un’ala per liberare spazio a Óskarsson in attacco, mentre Kubo giocava a destra.

Un avversario impegnativo e una partita complessa

Il primo tempo non è stato particolarmente brillante né facile per la Real, che ha schierato una formazione titolare contro un Bournemouth anch’esso con giocatori di rilievo in campo. I padroni di casa hanno messo sotto pressione i ragazzi di Sergio, attuando una marcatura alta che ha ostacolato le manovre di gioco degli txuri urdin, mentre la velocità degli attaccanti avversari ha creato problemi nella linea difensiva. La Real ha faticato a trovare spazi e le azioni sono risultate un po’ imprecise.

Nonostante ciò, già al primo minuto, Kubo ha effettuato un’ottima incursione grazie a un bel passaggio senza guardare di Óskarsson, guadagnando un calcio d’angolo. Tuttavia, continua a incontrare difficoltà nel crossare o nel concludere efficacemente, anche se ci prova con insistenza. Il Bournemouth ha preso in mano il gioco per i primi dieci minuti, creando diverse situazioni pericolose. Brooks ha fatto un tiro rasoterra parato da Remiro, e Semenyo ha crossato all’indietro, con un difensore che ha deviato il tiro nella migliore occasione per i locali. In seguito, la Real ha fatto delle correzioni nella sua impostazione, rendendosi più solida e cercando di avere maggior possesso palla, obiettivo raggiunto sebbene con risultati non eccezionali. L’occasione più chiara per la Real è arrivata dopo un recupero di Oyarzabal e un uno-due con Kubo in area, ma il tiro potente del capitano è andato distante dal bersaglio.

Nonostante il grande sforzo da parte dei locali, con un Semenyo particolarmente veloce, Winterburn ha concluso in modo impreciso durante una delle ripartenze. Un’incomprensione tra Zubeldia e Remiro ha portato il portiere a concedere palla agli avversari, costringendo Sergio Gómez, molto reattivo in attacco e in difesa, a salvare un passaggio estremamente rischioso. Il tecnico della Real ha optato per far entrare Turrientes in difesa per affrontare i problemi di costruzione del gioco e ha anche adottato frequentemente un modulo 4-2-3-1, posizionando Sucic più arretrato rispetto a Brais. Negli ultimi minuti, la Real ha avuto tre occasioni limpide. La prima è nata da una ripartenza di Oyarzabal, quando Kubo ha tentato di avanzare sulla fascia, guadagnando un corner. La seconda, successiva all’azione precedente, ha visto Brais sfiorare un gol straordinario, che è stato però parato dal portiere. Infine, in un momento cruciale, un fallo di testa di Óskarsson in seguito a un rimessa di Sergio ha portato a un rigore. Oyarzabal ha nuovamente preso in mano il compito dalla lunetta, ma Petrovic ha respinto il tiro. Jon Martín, in corsa per il pallone respinto, ha colpito il palo con un potente sinistro.

Un copione simile, minore intensità di gioco. Come previsto, i titolari sono rimasti in campo anche nella ripresa. Hanno mostrato le stesse difficoltà in fase di uscita. Dopo una palla persa da Sucic, un rinvio di Jon Martín ha quasi portato al gol di Kroupi, mentre un’ulteriore disattenzione di Aramburu ha costretto Remiro a compiere un grande intervento su Brooks. Anche Tavernier e Semenyo hanno concluso fuori dalla porta, da una posizione concreta ma mal difesa. La Real, che ha fatto qualche incursione nell’area avversaria, ha però mancato di incisività e pericolosità, intimidendo il Bournemouth solo con calci piazzati, senza però centrare la porta, con un tentativo di Brais. Al 60′, Mariezkurrena ha preso il posto di Óskarsson, mentre Oyarzabal si è posizionato come attaccante. Il ritmo della partita ha subito un leggero calo. Sergio, a sorpresa, ha inserito Javi López, uno dei giocatori esclusi, insieme a Mikel Rodríguez e Beitia, in cambio di Brais, Sucic e Jon Martín, con Sergio che è diventato quindi un esterno, mentre Aritz è rimasto in panchina, avendo raggiunto il match in condizioni fisiche al limite, come confermato dal club a MD. La Real ha chiuso in un modulo simile a un 4-2-3-1, con Oyarzabal come trequartista. Non ci sono stati ulteriori eventi degni di nota.

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