L’investimento di 355 milioni di euro per i nuovi acquisti nei due recenti mercati estivi aumenta notevolmente la pressione su Diego Simeone, che sta vivendo il periodo più lungo senza trofei all’Atlético de Madrid dalla vittoria in Liga nel 2021.
In quella stagione 2020-21, attualmente in rosa sono rimasti solo quattro giocatori (il portiere Jan Oblak, il difensore centrale José María Giménez e i centrocampisti Koke Resurrección e Marcos Llorente), ponendo fine a una striscia di otto trofei vinti dal tecnico argentino con il club, fra cui due titoli di Liga nel 2013-14 e 2020-21.
Negli ultimi 21 anni, è l’unico ad aver superato il Real Madrid e il Barcellona per ben 38 giornate, e questo è avvenuto due volte. Ogni avvio di campionato rappresenta una sfida per Simeone e il suo Atletico, con l’obbiettivo minimo di qualificarsi per la Champions League, come stabilito dal club. Tuttavia, all’interno della squadra cresce la pressione, in quanto non è sufficiente entrare in Champions, come è accaduto ininterrottamente dal 2012-13, ogni anno sotto la guida del tecnico argentino. Ora si appresta ad affrontare la sua quattordicesima stagione. Il livello di aspettativa si alza e lo dimostrano gli investimenti, i nuovi acquisti e la qualità della squadra. Ha raddoppiato l’impegno preso la scorsa estate, aggiungendo sei nuovi innesti, a quasi tutti già completati, per un totale di 172 milioni, a fronte delle spese di 183 milioni di euro per Julian Alvarez, Robin Le Normand, Clement Lenglet, Conor Gallagher e Juan Musso, oltre al ritorno di Giuliano Simeone. Ciò è fondamentale per una preparazione estiva così compressa, complicata dalla partecipazione del club al Mondiale per club lo scorso giugno.
Eliminato nella fase iniziale con un punteggio di sei punti, a causa di un sfavorevole pareggio a tre con il Botafogo e il Paris Saint-Germain, il club ha iniziato le sue ferie il 24 giugno. La preparazione precampionato è cominciata il 21 luglio, mentre la prima partita ufficiale è in programma per il 17 agosto contro l’Espanyol al RCDE Stadium. I nuovi acquisti includono Baena, Cardoso, Almada, Hancko, Ruggeri, Pubill e Raspadori, con due giocatori che spiccano particolarmente.
Il primo è Álex Baena, ventitreenne, vincitore dell’Eurocoppa e delle Olimpiadi nel 2024, ingaggiato per 42 milioni più 13 di bonus, proveniente dal Villarreal. Le sue abilità tecniche, il suo tiro e la sua visione di gioco promettono di potenziare l’attacco della squadra. L’altro è Johnny Cardoso, la cui determinazione, leadership, precisione e intelligenza tattica nel ruolo di centrocampista rappresentano una garanzia per il club rojiblanco. La squadra ha rinforzato tutti i reparti con un comune denominatore: la gioventù.
I laterali Marc Pubill (Almería) e Matteo Ruggeri (Atalanta) sono proposte valide anche per il centro della difesa, mentre il difensore centrale David Hancko (Feyenoord), che può anche giocare come terzino sinistro, completa il pacchetto difensivo. Infine, i trequartisti Thiago Almada (Botafogo), campione del mondo con l’Argentina, e Giacomo Raspadori, vincitore dell’Eurocoppa 2021 con l’Italia e di due campionati con il Napoli, incarnano le ambizioni dell’Atlético in questo mercato estivo, insieme alla solidità della squadra, che continua a costruire la sua identità.
Nella rosa attuale si trovano 15 calciatori rimasti dalla scorsa stagione: tra i portieri, Jan Oblak e Juan Musso; in difesa, Nahuel Molina, Robin Le Normand, Clement Lenglet, José María Giménez e Javi Galán; a centrocampo, Marcos Llorente, Pablo Barrios, Koke Resurrección e Conor Gallagher; l’esterno Giuliano Simeone; e gli attaccanti Antoine Griezmann — che si prevede avrà un nuovo ruolo, avvicinandosi ai 200 gol con l’Atlético —, Alexander Sorloth e Julián Alvarez. Sono partiti, invece, otto calciatori, la maggior parte dei quali erano riserve abituali nella scorsa annata, ad eccezione di Rodrigo de Paul (Inter Miami) e Samuel Lino (Flamengo). Tra i partenti ci sono Rodrigo Riquelme (Betis), Ángel Correa (Tigres), Thomas Lemar (Girona) e i giocatori che ha concluso il contratto: Axel Witsel, Reinildo Mandava e César Azpilicueta. L’Atlético riparte, dovendo confrontarsi nuovamente con i due “giganti” quali il Barcelona e il Real Madrid, così definiti dallo stesso Simeone. La scorsa stagione ha lasciato l’Atlético con aspettative elevate, ma hanno chiuso la stagione senza trofei a inizio aprile. Dopo aver chiuso come ‘campione’ d’inverno a dicembre, la squadra ha subito un calo in LaLiga, chiudendo al terzo posto con 12 punti di distacco dal Barcelona; in Champions League, si sono piazzati quintultimi, venendo eliminati agli ottavi dal Real Madrid dopo una contestata ordinanza sul rigore a favore di Julián Alvarez; inoltre, sono stati eliminati in Copa del Rey raggiungendo solo le semifinali, con l’unica sconfitta (0-1 nel ritorno contro il Barcelona al Metropolitano); infine, nel Mondiale per Club, sono usciti nella fase a gironi con due vittorie su tre incontri.