La recente concorrenza, con Álex Baena schierato come seconda punta, ha nuovamente relegato Alexander Sorloth a un ruolo di riserva quasi costante nell’Atlético de Madrid. Da quando è arrivato al club, ha trascorso 35 partite in panchina su 57 disponibili, segnando 24 gol, con solo 22 presenze da titolare e un’incidenza del 45,8% nei minuti giocati come giocatore rojiblanco.
Apparso in un primo momento come titolare nell’amichevole contro il Porto nella fase di preparazione all’inizio della Liga, il norvegese ha perso tale posizione nei due successivi incontri di preparazione, venendo riportato in panchina. Nella prima giornata contro l’Espanyol, all’RCDE Stadium, è entrato in campo al minuto 82 come ultima risorsa offensiva di Diego Simeone, dopo che la squadra aveva subito un’involontaria rimonta.
A distanza di alcuni mesi dalla sua esplosione realizzativa, si trova nella stessa situazione dell’anno precedente, ovvero a dover affrontare una panchina che contrasta con i suoi numeri impressionanti: nella scorsa stagione, Sorloth è stato il secondo marcatore dell’Atlético in tutte le competizioni, superato solo dai 29 gol di Julián Alvarez, e il primo in LaLiga con 20 reti. Con una media di un gol ogni 78 minuti in questa competizione, ha addirittura ottenuto il titolo di attaccante più efficace tra le cinque principali leghe europee nella stagione 2024-25, tra coloro che hanno segnato almeno otto reti. Né Patrick Schick (80,1 minuti) col Bayer Leverkusen, né Ousmane Dembélé (82,7) con il PSG, né Harry Kane con una rete ogni 92 minuti nella Bundesliga col Bayern Monaco, né Kylian Mbappé, che ha segnato un gol ogni 95,8 minuti con il Real Madrid nel suo primo anno in LaLiga, hanno raggiunto la media di Sorloth, il quale, inoltre, ha realizzato 19 dei suoi 20 gol nelle ultime 26 giornate del torneo.
Il giocatore norvegese ha realizzato un totale di 20 reti nella Liga. Solo tre calciatori hanno fatto meglio: Kylian Mbappé (31) con il Real Madrid, Robert Lewandowski (27) con il Barcellona e Ante Budimir (21) con l’Osasuna. Tuttavia, non è riuscito a ottenere un posto da titolare fisso nel sistema di Simeone sin dall’inizio della stagione, dopo essere stato ingaggiato dal Villarreal come attaccante principale della squadra.
Il suo periodo più lungo da titolare è stato di tre partite consecutive. Questo è accaduto due volte: prima dal 22 al 29 settembre, con due pareggi contro il Rayo Vallecano e il Real Madrid (entrambi 1-1) e una vittoria per 1-0 contro il Celta; e poi in un altro ciclo di tre incontri dal 10 al 18 maggio, in cui ha vinto contro il Betis (4-1) e la Real Sociedad (4-0), segnando quattro gol, e ha subito una sconfitta contro l’Osasuna al Sadar per 2-0.
Finora, nella sua avventura all’Atlético in competizioni ufficiali, Sorloth è stato in panchina in 35 dei 57 match messi a disposizione da Simeone, per un totale di 54 partite disputate (tre delle quali non è sceso in campo: contro il Paris Saint Germain, il Villarreal e l’Osasuna, quest’ultimo dopo una lesione). Nella fase finale ha incrementato le sue opportunità da titolare, partendo in cinque degli ultimi otto incontri e in sette su undici, tra l’ultima parte della scorsa Liga (3 su 4 e 5 su 7), il Mondiale per club (2 su 3) e l’inizio dell’attuale torneo, dove è partito dalla panchina nella gara contro l’Espanyol.
Tuttavia, guardando un punto di vista opposto, si può notare che è stato riserva in tre delle ultime cinque partite. Ha totalizzato 14 reti come subentrante e 10 da titolare. Dei suoi 24 gol con l’Atlético, sette sono arrivati nelle ultime quattro gare, dieci dei quali segnati quando ha iniziato dal primo minuto (quattro di questi in un’unica partita contro la Real Sociedad), mentre quattordici li ha messi a segno subentrando. Nessuno, tra i giocatori delle principali leghe europee, ha segnato più reti dalla panchina della stella norvegese nel campionato scorso. Ha realizzato gol in 17 incontri diversi, culminando in 12 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte per la squadra madrilena. Le sue realizzazioni si sono dimostrate cruciali per cinque vittorie e due pareggi sotto la guida di Diego Simeone nella scorsa stagione. Ha segnato sette volte con il piede destro, quattordici con il sinistro e tre di testa, nonostante il suo altezza di 195 centimetri. Attualmente è ancora una riserva nel team titolare, ma in passato ha giocato un numero maggiore di partite come tale. Ad esempio, tra il 6 novembre 2024, quando non è sceso in campo nella Champions League contro il Paris Saint Germain al Parco dei Principi, e il 14 aprile 2025, quando è stato riserva contro il Valladolid, ha collezionato solo sei presenze da titolare su 29 partite disputate, mettendo a segno 12 gol.