Manuel Pellegrini ha svolto il suo primo allenamento giovedì allo Stadio de La Cartuja, dove il Real Betis giocherà come squadra di casa per le prossime due stagioni e farà il suo esordio venerdì contro l’Alavés. Questo stadio suscita bei ricordi per l’allenatore, poiché qui ha guidato i verdiblancos alla vittoria in Coppa del Re nel 2022, battendo il Valencia ai rigori.
Prima di tutto, Pellegrini ha sottolineato l’ottimo stato del campo che sarà utilizzato venerdì da Real Betis e Alavés, apprezzando il lavoro di Benito Mateo, il giardiniere capo del club. “Un professionista come Benito tiene sempre il campo in perfette condizioni”, ha affermato Pellegrini, il quale è convinto che anche in questo nuovo stadio non mancherà il supporto dei tifosi, nonostante le difficoltà di accesso.
“Sarà la nostra prima partita casalinga in un impianto diverso dal Benito Villamarín; è uno stadio di alta qualità e il cambiamento era necessario per migliorare la nostra sede. L’importanza del livello di La Cartuja sarà fondamentale per noi”, ha dichiarato il tecnico cileno riguardo a quello che sarà il nuovo terreno di gioco del Betis. Sappiamo bene cosa significa essere un tifoso del Betis; l’atmosfera qui sarà identica a quella del Villamarín. I tifosi seguono la squadra in tutta España e, per questo motivo, faranno lo stesso a Sevilla. L’atmosfera sarà esattamente la stessa”, ha aggiunto Pellegrini in conferenza stampa. Dall’ultima conferenza, hanno lasciato il gruppo Nobel Mendy e Iker Losada, mentre altri come Ricardo, Chimy Avila e Bakambu sono in partenza: “Non commento le speculazioni della stampa, tutti i giocatori del nostro gruppo sono disponibili”.
Pellegrini ha espresso la sua opinione sulla situazione attuale del Betis, facendo notare che la squadra ha registrato solo un 32% di possesso palla nella prima partita della stagione contro l’Elche, una delle cifre più basse da quando è arrivato. Ha spiegato che tali statistiche sono comprensibili, considerando le condizioni estreme e il fatto che il team ha mantenuto gran parte del possesso nella propria metà campo. “È normale in queste circostanze; se la mancanza di possesso non avesse ostacolato la creazione di occasioni, non ci sarebbe nulla da mettere in discussione, ma abbiamo avuto diverse possibilità di segnare”, ha commentato l’allenatore cileno.
In merito ai trasferimenti e agli obiettivi per la stagione, ha sottolineato che la sua visione rimane costante anche nella sua sesta stagione al Betis. “Dobbiamo puntare a vincere, o in alternativa a qualificarci in Champions League, o alla Europa League. Ogni settimana valutiamo il nostro potenziale”, ha detto. Pellegrini spera che prima della chiusura del mercato la squadra possa acquisire i giocatori necessari per soddisfare le aspettative di una tifoseria sicuramente appassionata. Con cinque qualificazioni consecutive in competizioni europee alle spalle, l’asticella si è alzata, ma ciò deve riflettere la reale forza della rosa a disposizione.