Il sorprendente concorrente di Mbappé per il titolo di ‘Pichichi’ che “piangeva quasi ad ogni allenamento”

Il mondo del calcio è imprevedibile e cambia rapidamente. Un mese fa, Adrián Liso rilasciava un’intervista a ‘El Periódico de Aragón’, dove descriveva le difficoltà che ha affrontato nell’ultimo anno con il Real Zaragoza, tanto che ha ritenuto necessario chiedere supporto psicologico.

Questo lunedì, però, il talentuoso attaccante ha messo a segno due gol con il Getafe, contribuendo così alla vittoria contro il Sevilla, e si è aggiudicato anche un gol nella prima giornata contro il Celta a Balaídos. Grazie a queste tre reti, si è posizionato come il capocannoniere della Prima Divisione, affiancato da Kylian Mbappé e Tajon Buchanan.

Liso, attualmente in prestito con diritto di riscatto al Getafe, ha ritrovato il piacere di giocare a calcio.

“Non avrei mai pensato di iniziare in questo modo. Non riesco a crederci, sono davvero felice. Il nostro segreto è che formiamo una famiglia, ci sosteniamo a vicenda. Non avrei potuto scegliere un destino migliore”, ha dichiarato dopo la partita con il Sevilla.

“Dopo una stagione difficile a Zaragoza, sia a livello collettivo che personale, ora mi si è presentata questa opportunity eccezionale. È un sogno competere con i migliori”, ha aggiunto.

Dallo sforzo per la promozione alla lotta per evitare la retrocessione

La scorsa stagione del Real Zaragoza è stata estremamente negativa. La squadra era partita con grandi ambizioni, puntando alla promozione, ma si è trovata a combattere per non retrocedere in Prima RFEF.

Nonostante le avversità, pochi conoscevano realmente il disagio che stava vivendo Liso fino all’intervista menzionata. La sua testimonianza ha toccato i cuori di molti.

Ho vissuto esperienze che di solito si affrontano a 28 o 30 anni, ed è stata una sfida significativa sia per me che per la mia famiglia. Le persone non capiscono quanto possa essere difficile piangere quasi in ogni allenamento quando le cose non vanno come dovrebbero. Non si trattava solo di calcio, ma di una sensazione generale di incapacità. Anche la dinamica di squadra gioca un ruolo, c’è molta pressione e il desiderio di fare bene è intenso. Tuttavia, per un giovane di 20 anni proveniente dalle giovanili non è affatto semplice, il che porta a una grande frustrazione.

“In un incontro di Coppa contro il Granada ho capito che c’era qualcosa che non andava. Prima di quel momento avevo già parlato con i miei genitori, sentendomi giù, ma quel giorno toccai il fondo. Non ero più me stesso e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Era una situazione estrema, avvertivo paura e impotenza, perché per quanto ci provassi, niente funzionava. Ti senti senza spiegazioni e ti lasci andare”.

Ha anche rivelato di aver pianto moltissimo. “Tantissimo. Se non in ogni allenamento, sicuramente in uno su due. Da novembre in poi, ogni partita era una lotta continua e tutto diventava un vero e proprio calvario”.

“Sentivo paura di scendere in campo, provavo vertigine e sapevo che avrei commesso errori, preoccupandomi delle reazioni del pubblico. Non stavo bene, il calcio non mi piaceva più, vivevo ogni allenamento come un tormento”.

Questa situazione lo ha spinto a cercare “supporto psicologico, perché non sapevo più chi fossi. È stato il mio agente a suggerirmelo, perché non ero consapevole della gravità di ciò che stavo vivendo”.

Liso ha rememorato un periodo oscuro en su carrera, especialmente cuando fue abucheado desde las gradas de La Romareda durante un partido contra el Real Oviedo. “Recuerdo ese instante con gran desasosiego. Experimentaba un gran temor al jugar, sentía que el pánico me paralizaba y estaba convencido de que iba a errar, temiendo las críticas del público. No me sentía a la altura, la pasión por el fútbol se desvanecía y cada práctica se convertía en un auténtico sufrimiento. Fue una etapa desgastante y horripilante, el peor momento que he atravesado, que tengo grabado en mi memoria”.

Un nuevo comienzo

Sin embargo, la situación ha evolucionado. Liso se ha incorporado al equipo de José Bordalás en un movimiento asociado al fichaje de Gabi como entrenador del Real Zaragoza. Su debut en la máxima división ha comenzado de manera espectacular, compitiendo por el título de máximo goleador del torneo junto a figuras como Mbappé y Buchanan. Liso ha recuperado su sonrisa.

È importante valutare se sia conveniente per Vinicius restare al Real Madrid

De la Fuente ha comentato: “Joan Garcia ha la possibilità di inserirsi senza problemi, mentre Lamine è un talento straordinario e un ottimo compagno.”