Il 28 agosto, i tifosi del Sevilla ricordano con tristezza la prematura scomparsa di uno dei loro migliori calciatori. Antonio Puerta, un giovane talento con un futuro promettente, aveva già fatto il suo debutto con la nazionale maggiore e aveva le potenzialità per far parte della squadra campione del mondo in Sudafrica, essendo il naturale sostituto di Capdevila sulla fascia sinistra.
La sua morte, avvenuta nell’estate del 2007, ha sconvolto l’intero mondo calcistico, tre giorni dopo essersi accasciato durante una partita tra Sevilla e Getafe nella prima giornata di campionato allo stadio Sánchez Pizjuán.
La sua improvvisa scomparsa ha segnato un punto di svolta nel calcio spagnolo e internazionale, portando a una maggiore attenzione sulla prevenzione delle malattie cardiache, l’implementazione di unità di terapia intensiva nei campi di gioco e l’introduzione di controlli obbligatori per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari in uno sport ad alta intensità fisica.
Puerta ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del Sevilla, segnando il gol che ha regalato alla squadra andalusa la sua prima finale europea, quella della Coppa UEFA vinta nel 2006 a Eindhoven. La rete realizzata contro lo Schalke 04 durante le semifinali, in una serata memorabile nel giovedì di Feria a Siviglia, è ormai parte della leggenda del club. Soprannominato “La Zurda de Diamantes”, quel gol ha segnato l’inizio di un periodo dorato di successi e finali per il Sevilla. Sotto la guida di Juande Ramos, la squadra ha conquistato cinque trofei in un anno e mezzo: due Coppe UEFA (contro Middlesbrough e Espanyol a Eindhoven e Glasgow), una Coppa del Re contro il Getafe, una Supercoppa d’Europa contro il Barcellona di Guardiola, e una Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid in una memorabile partita conclusa 3-5 al Bernabéu.
Puerta è scomparso tre giorni prima che il Sevilla affrontasse il Milan a Monaco nella Supercoppa Europea, una finale che la UEFA ha deciso di non rinviare, impedendo così ai giocatori sevillisti di dedicargli la vittoria in onore del loro eroe.