Bryan Gil è tornato a Girona. Il giovane esterno, giunto in prestito dalla squadra del Tottenham, ha partecipato mercoledì al suo primo allenamento con i nuovi compagni, colgendo l’occasione per rilasciare un’intervista al club. Durante il colloquio, ha condiviso la sua gioia, gratitudine e ambizione per questa nuova fase della sua carriera.
L’attesa è stata ripagata. “Sono stati cinque mesi difficili. Ho dato il massimo per tornare in campo il prima possibile e ora mi sento in forma. Riprenderò il ritmo delle partite gradualmente, ma la mia ginocchio è perfetto, ed è ciò che conta di più”, ha dichiarato il calciatore, che ha superato un lungo infortunio che non gli ha permesso di congedarsi adeguatamente nella sua prima esperienza.
“Lo scorso anno mi è rimasta la delusione di non poter salutare come si deve a causa dell’infortunio, ma il calcio offre sempre seconde possibilità”, ha aggiunto. Il ricordo della sua prima esperienza nel club, durante la quale ha vissuto momenti storici come l’esordio in Champions League, è ancora vivo nella sua mente. “Ricordo molte esperienze positive di quel periodo. Abbiamo giocato partite indimenticabili a Montilivi e anche in campionato ci sono stati match entusiasmanti. Sono certo che invertiremo la rotta”, ha affermato. Bryan ha sottolineato che il suo obiettivo principale era tornare a Montilivi. “Il Girona ha un grande significato per me, per questo ho atteso fino all’ultimo per accettare questa opportunità. Il mercato è stato complesso e movimentato, ma ciò che conta è che sono esattamente dove desidero essere”, ha evidenziato. Riguardo ai suoi traguardi, l’esterno ha manifestato grande ambizione. “Desideriamo avere una stagione di successo e rimanere in prima divisione. Abbiamo un ottimo organico per farlo e sono sicuro che i risultati arriveranno. A livello personale, spero di migliorare le mie statistiche di gol e assist e di essere selezionato per partecipare ai mondiali”, ha concluso.
Con l’affetto dei tifosi e il supporto di una squadra che lo conosce a fondo, Bryan Gil si prepara ad affrontare la sfida di affermarsi a Montilivi e di portare un tocco di imprevedibilità in un Girona che ha bisogno di risalire la china.