Il presidente del Sevilla, José María del Nido Carrasco, non ha presenziato giovedì sera al consueto evento ‘Fieles de Nervión’, nel quale il club riconosce annualmente la fedeltà dei soci che festeggiano 25, 50 e 75 anni di affiliazione continua.
Questa cerimonia, che ha luogo presso l’ente andaluso sin dai tempi di Del Nido Benavente alla guida, prevede la consegna di medaglie e targhe commemorative, accompagnata da una cena offerta dal club. In questa occasione, né il presidente né il vicepresidente José Castro né altri membri del consiglio erano presenti, suscitando così forti critiche e l’inevitabile manifestazione di dissenso, con cori come “Júnior, vete ya” e “directiva dimisión”.
La tensione tra i tifosi e i dirigenti continua a crescere, spingendoli a evitare eventi che possano scatenare ulteriori reazioni avverse. Recentemente, il club ha anche deciso di rinviare la tradizionale offerta floreale alla Virgen de los Reyes da parte della squadra, che si tiene all’inizio di ogni stagione. Joaquín Caparrós, presidente onorario incaricato di questo compito, e Pablo Blanco, ben conosciuto come l’ambasciatore del club e responsabile della giovanile, sono stati gli unici a rappresentare il Sevilla, consegnando le targhe commemorative ai soci premiati.
Durante i discorsi, si sono levati cori e grida di protesta come “Júnior, vattene” e “dimissioni per la dirigenza”. Questi slogan evidenziano ulteriormente il malcontento tra i tifosi del Sevilla, particolarmente accentuato in questo inizio di settembre a causa della deludente conclusione del mercato estivo. Sono stati ceduti i due giocatori di punta, Badé e Lukébakio, per un totale di 60 milioni di euro, mentre sono stati ingaggiati sette nuovi elementi senza alcuna spesa, provenienti attraverso prestiti o svincolati. Inoltre, suscitano preoccupazioni le condizioni fisiche di Alexis Sánchez, che sta per compiere 37 anni e si trova in una fase avanzata della sua carriera, similmente a quanto accade con Azpilicueta.