El Cholo ha spiegato cosa è accaduto durante il suo incontro con Velasco, dichiarando: “Gli ho detto ‘mi sento imbarazzato’ e me ne sono andato”

Diego Pablo Simeone, allenatore dell’Atlético de Madrid, ha condiviso alcuni particolari riguardo al suo incontro con Velasco Carballo durante un incontro con gli arbitri della UEFA svoltosi presso lo Stadio Metropolitano, dove si stava discutendo delle nuove norme. È importante ricordare che il responsabile arbitrale aveva incontrato la squadra colchonera per chiarire la nuova regolamentazione.

Tra le situazioni illustrate c’era anche quella che riguardava il doppio tocco sui rigori. Tuttavia, non è stata menzionata la situazione che ha portato all’adeguamento della regola, ossia il caso di Julián Álvarez nella Champions League contro il Real Madrid, che Simeone ha percepito come un affronto.

“Eravamo un minuto in ritardo perché stavamo parlando con Carlos Bucero; nel frattempo, Velasco illustrava le nuove norme, comprese quelle relative ai secondi per il portiere, di cui non ho ancora ben chiaro il funzionamento. Speriamo che possano gestirle nel migliore dei modi. Siamo stati mostrati un video che mostrava un rigore: un giocatore X ha cercato di calciare, è caduto con entrambe le gambe e ha colpito la palla con entrambe. Velasco ha spiegato che da questa situazione la norma sarebbe cambiata”, ha spiegato l’allenatore. Simeone ha ribadito di sentirsi umiliato per la scelta degli arbitri di “non avere la sensibilità” di utilizzare il caso di Julián Álvarez per una spiegazione. Dopo l’intervento di Velasco Carballo riguardo al cambiamento delle regole, Simeone ha lasciato la riunione, manifestando la sua frustrazione per la gestione delle nuove indicazioni arbitrali.

Il tecnico ha espresso il suo disappunto dicendo: “Permettetemi di chiedere: ‘Scusate, perché non ci mostrate il nostro episodio?’ Venite al campo dell’Atlético de Madrid, dove le regole sono state modificate, e almeno avreste potuto mostrare un po’ di rispetto e sensibilità spiegando: ‘Questa azione è stata contestata perché riteniamo ci sia stato un doppio tocco, o perché l’arbitro ha dovuto decidere in fretta’. In quel caso, lo avremmo compreso. Ma nel nostro stadio, sentirmi ripetere una situazione di un giocatore che è caduto e ha calciato la palla due volte, con regole che sono state cambiate, mi fa provare imbarazzo. Così mi sono alzato e me ne sono andato.”

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