2-0. Un Atletico solido conquista una victoria que lo revitaliza en el campeonato

L’Atlético de Madrid aveva bisogno di un risveglio, di far pesare di più il buono mostrato nei primi tre incontri rispetto agli aspetti negativi che avevano portato la squadra in una situazione difficile. Non si presentava il migliore degli avversari, né nelle condizioni ideali, dato il recente stop e le assenze cruciali di Almada e Baena.

Tuttavia, come sappiamo, la squadra di Simeone si esalta spesso quando gioca in contropiede, trovando una marcia in più quando si sente sotto pressione, soprattutto quando gioca davanti al proprio pubblico al Metropolitano, capace di rialzarsi nei momenti critici.

L’Atlético ha conquistato la sua prima vittoria stagionale, grazie a due gol realizzati all’inizio di ciascun tempo (Barrios e il neo-entrato Nico González); ma ciò che ha colpito di più sono stati i segnali positivi da cui poter ripartire.

La squadra ha mostrato una maggiore aggressività nel pressing, si è mostrata intensa e proattiva contro un avversario che cercava di gestire il possesso. Inoltre, si è rivelata efficace e decisa, qualità che Simeone stesso riconosceva come mancante nelle precedenti partite. È chiaro che ci sono aspetti da migliorare; la difesa continua a dare segnali di vulnerabilità, una situazione che non può soddisfare il Cholo, ma è altrettanto chiaro che lavorare e progredire a partire da risultati positivi, da punti guadagnati, è esattamente ciò di cui aveva bisogno il club. Il tutto assume ulteriore valore considerando l’impegno del Villarreal, una squadra dotata di risorse e talenti in grado di creare pericoli.

L’Atlético è sceso in campo con un approccio molto aggressivo, consapevole delle limitate opportunità a sua disposizione, tanto quanto il modesto bottino di punti accumulato nelle prime tre partite di LaLiga. Julián ha provato a segnare con un calcio di punizione che è andato alto, mentre Giuliano, con un colpo di testa, non è riuscito a centrare la porta. L’aria era già pregna di ciò che stava per accadere.

Il Villarreal, sempre fedele al suo stile, tentava di uscire dalla propria area tenendo il pallone sotto pressione. L’Atletico, ovviamente, ne approfittava. Simeone stesso si impegnava a ostacolare la costruzione del gioco sulla fascia dell’undici castellonense, inducendo Cardona a sbagliare il passaggio verso la difesa. Barrios interveniva, ispirato da un geniale colpo di tacco di Julián Álvarez, permettendo così al madrileno di trovarsi in posizione favorevole per trafiggere la rete.

La squadra di Simeone mostrava grande ardore, cercando di evitare gli errori che avevano segnato le prime partite della stagione. Dopo pochi minuti, una manovra corale dell’Atletico si concludeva con un passaggio per Giuliano, il quale, però, falliva l’occasione con un tiro impreciso e debole. Il giovane talento aveva una chiara chance per raddoppiare il vantaggio a favore del Cholo.

Il Villarreal rispondeva con una grande opportunità: una falla nel centro della difesa dell’Atletico permetteva a Moleiro di avanzare verso l’area, dove si trovava faccia a faccia con Oblak. Tuttavia, il canario colpiva male, mandando il pallone a sfiorare il palo. Un sospiro di sollievo si levava dallo stadio Metropolitano, mentre Marcelino si dispiaceva.

L’inizio della partita era frenetico, con occasioni da entrambe le parti. Moleiro, al 22° minuto, effettuava un dribbling in area contro Llorente, ma il suo tiro incrociato finiva poco lontano dalla porta.

Il ritmo del match rallentava fino alla fine del primo tempo, diventando più equilibrato, con un Atletico di Madrid che si dirigeva negli spogliatoi con un certo timore, dopo un potente tiro di Pepe su punizione che colpiva la traversa.

Un inizio che aveva lasciato una buona impressione sull’Atlético, capace di bloccare e mettere in difficoltà il Villarreal nei primi minuti. Man mano che la squadra gialla iniziava a prendere confidenza, il match si equilibrava, creando opportunità da entrambe le parti.

IL CAMBIO DI JULIÁN

All’inizio della seconda metà, è arrivata una sorpresa con l’uscita di Julián Álvarez, ammonito e con una certa stanchezza dopo aver disputato due partite con l’Argentina durante la pausa. Il club ha giustificato la decisione come una “precauzione”, anche in considerazione del prossimo impegno di Champions League contro il Liverpool. Resta da vedere se ci sono motivi di preoccupazione al riguardo.

L’inizio della ripresa non si presentava bene per i padroni di casa, con un Villarreal molto attivo in attacco verso la porta di Oblak; tuttavia, è stato nuovamente l’Atlético a colpire. Un’azione scaturita da una grande pressione: Llorente recupera palla nella propria area e, percorrendo tutto il campo sotto gli occhi dei difensori avversari, serve un cross sul secondo palo che Nico González sfrutta con un colpo di testa, mentre Santiago Mouriño non riesce a intervenire adeguatamente.

Un’occasione per mettere in luce i primi tratti della nuova acquisizione. È evidente il motivo per cui Simeone ha puntato su Nico González; l’argentino è conosciuto per essere un giocatore capace di affrontare e superare gli avversari. Anche se nel suo esordio non si sono notati grandi slanci in questo senso, sono emerse altre qualità distintive, come la dedizione in fase difensiva, l’intensità nelle giocate, la mobilità e l’efficacia nel raggiungere l’area avversaria.

Fino alla conclusione, il match presentava numerosi cambiamenti, tra cui il debutto di Pubill come difensore centrale nell’Atlético e di Tani nel Villarreal. Le ultime sostituzioni in un incontro che volgeva al termine si rivelavano costose per gli uomini di Simeone. Oltre alla situazione di Julián – che rimane da valutare -, si aggiunse l’uscita di Hancko, che aveva giocato per alcuni minuti a seguito di un intervento deciso di Mouriño; infine, Le Normand subì un colpo.

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