Qual è l’inizio più straordinario degli ultimi cento anni?

La gioia e l’entusiasmo hanno invaso il mondo dell’Espanyol, che martedì ha assaporato la bella sensazione di vedere la propria squadra al vertice della Liga, addirittura sul podio, dopo il trionfo eroico e applaudito contro il Mallorca. Abituati a vivere in bilico, affrontando ogni ultima emozione (sia per la promozione che per evitare la retrocessione) e a sentire le manifestazioni dei tifosi, i supporter stanno finalmente assaporando un inizio di stagione brillante per il team di Manolo González, cosa che non si vedeva da anni.

Questa euforia è ben giustificata: l’Espanyol occupa la terza posizione in classifica, sotto solo a Real Madrid e Barcellona, con 10 punti e senza sconfitte. Statistiche che mancavano da tre decenni, dunque è più che legittimo sognare. È necessario tornare indietro di molti anni per trovare un avvio di campionato analogo a quello attuale guidato da Manolo González.

L’Espanyol non otteneva così tanti punti nelle prime quattro partite di una Liga di Prima Divisione dal 1995, con il leggendario José Antonio Camacho sulla panchina. Curiosamente, in quella stagione 95-96 l’Espanyol chiuse al quarto posto con 74 punti, dietro a Atlético di Madrid, Valencia e Barcellona. Quindi, c’è spazio per sognare. Questo felice momento sportivo ha creato un legame speciale con i tifosi, trasformando il RCDE Stadium in un vero e proprio inferno. Se la palla entra, tutto diventa più semplice. E con l’aggiunta degli stimoli offerti dal nuovo proprietario, Alan Pace, che si è già fatto vedere più volte allo stadio, l’atmosfera di felicità tra i tifosi dell’Espanyol è destinata ad intensificarsi.

Nonostante l’atmosfera di entusiasmo, né Manolo González né i suoi giocatori si lasciano trasportare dall’euforia e preferiscono mantenere un approccio equilibrato. Restano molte cose da migliorare e in Serie A gli errori non vengono perdonati. Tutti ricordano come il club si sia trovato in difficoltà in quei tre minuti critici: dal 45’ al 48’, con il rigore concesso a Pol Lozano e l’autoespulsione di Pere Milla. Tuttavia, l’Espanyol non si è dato per vinto, mostrando carattere e determinazione per conquistare tre punti preziosi nonostante le avversità. “Comprendo l’entusiasmo, ma c’è ancora molta stagione da affrontare. I dettagli possono costare una partita difficile. Abbiamo tanto lavoro da svolgere, molto da fare. Quando arriveremo a 42 punti, potremo giocarci serenamente. Dobbiamo procedere con calma, assicurandoci che il club abbia una stabilità sia sportiva che istituzionale. Da quel punto in poi torneremo a essere ciò che eravamo”, ha dichiarato Manolo González il lunedì dopo la partita, cercando di frenare l’eccesso di ottimismo. Sabato si giocherà contro il Real Madrid al Bernabéu, con la possibilità di conquistare la vetta. “Con i piedi per terra, ma andremo a Madrid a combattere, perché possiamo competere con chiunque se giochiamo come sappiamo. Puntiamo a portare a casa i tre punti”, ha aggiunto Urko il lunedì, esprimendo perfettamente l’umore degli appassionati dell’Espanyol.

Il match tra Barça e Getafe si svolgerà allo stadio Johan Cruyff, con alcune novità riguardanti la vendita dei biglietti