Escudé ha affidato a esperti e forze dell’ordine la responsabilità di gestire la riapertura del Camp Nou di Spotify

David Escudé, assessore dello Sport del Comune di Barcellona, ha affrontato nuovamente la questione dei lavori in corso al Spotify Camp Nou e l’impegno del FC Barcelona a riaprire l’impianto appena possibile. Dopo aver dichiarato ieri che “nessuno può essere escluso dalla necessità di rispettare norme che garantiscono la sicurezza”, oggi Escudé ha voluto chiarire la separazione tra la dimensione politica e quella tecnica del progetto.

Durante la presentazione della Corsa di Mercè 2025, in programma domenica prossima a Barcellona, ha avvertito che “l’interferenza politica negli aspetti tecnici delle opere è la peggiore cosa che un politico possa fare”. Ha sottolineato che è compito degli esperti municipali, tra cui architetti, vigili del fuoco e forze di sicurezza, valutare la sicurezza e la fattibilità della riapertura parziale, e che devono operare “senza alcuna pressione, poiché un approccio diverso potrebbe condurre a problemi”.

Escudé ha sottolineato che “siamo nella fase finale di un importante progetto. È necessario avere pazienza, ma ho già detto ieri che le regole devono essere rispettate e si applicano a tutti, senza eccezioni, non solo a livello comunale. La sicurezza è la priorità”. L’assessore ha inoltre indicato che “abbiamo l’urgenza che i lavori siano completati quanto prima, per il quartiere di Les Corts, per la situazione di emergenza, per la città e per il club. Stiamo collaborando con il club e la città affinché tutto proceda nel migliore dei modi”. Nel frattempo, la data di ritorno al Spotify Camp Nou rimane incerta, e il FC Barcelona non ha ancora ottenuto il certificato di fine lavori per le aree Tribuna e Gol Sur, necessario per richiedere al Comune di Barcellona la licenza per la prima occupazione di quelle zone dello stadio.

Il Barça ha annunciato ieri che il match contro il Getafe, previsto per il 21 settembre, si svolgerà nuovamente allo Stadio Johan Cruyff. Il club spera di ricevere aggiornamenti che permettano di tornare a casa al più presto.

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