Il tecnico dell’Espanyol, Manolo González, ha espresso la sua soddisfazione per la performance della sua squadra al Bernabéu, nonostante la sconfitta inflitta da due splendidi gol di Militao e Mbappé. Manolo ha sottolineato che il suo team “ha tenuto testa in ogni momento”, riconoscendo che nel secondo tempo non sono riusciti a mantenere l’intensità del primo, “attaccando più con l’emozione che con la strategia”.
Ha messo in evidenza le difficoltà di giocare in un luogo come il Bernabéu e la necessità di difendersi bene contro la potenza del Real. “Era fondamentale agire da allenatore e non improvvisare; non potevamo affrontare la partita a viso scoperto,” ha affermato.
Di seguito le osservazioni di Manolo González dopo l’incontro disputato nello stadio bianco.
Qual è il suo giudizio sul match?
“Mi piace sottolineare che il squadra ha sempre reagito. Anche con il risultato di 2-0, non si è lasciata andare ed è continuata ad attaccare nella ripresa. Alla fine abbiamo spostato più uomini in avanti, ma avere più attaccanti non garantisce una migliore efficacia. Se la posizione non è corretta, il pallone non entra. Il primo gol è stato un gran tiro mentre il secondo era evitable. Parto con orgoglio per la solidità mostrata nella prima frazione. Giocare qui richiede una prestazione impeccabile; se non la si raggiunge, è difficile ottenere punti”.
L’Espanyol non ha creato occasioni per rientrare in partita
“Il secondo gol non è stato devastante, ma da lì in avanti la squadra ha retto, anche se ci è mancato il ritmo della prima parte, quel tocco che ti fa essere al posto giusto. Abbiamo agito più con il cuore che con la razionalità”.
Un notevole dispendio energetico in vista di una settimana intensa
“Sapevamo che la gara avrebbe richiesto energie. Abbiamo tentato di iniettare nuova linfa con i cambi, introducendo giocatori più freschi. Non abbiamo ottenuto i risultati sperati; non siamo riusciti a replicare le ripartenze efficaci della prima metà. Fino agli ultimi metri abbiamo gestito il gioco in modo discreto”.
Affidabilità dei difensori
“Non è una scelta quella di difendersi in blocco, ma una necessità data dal nostro avversario. Oggi abbiamo perso di vista dove abbiamo giocato. Abbiamo affrontato uno dei club più forti a livello mondiale. Nella prima parte della partita abbiamo lottato bene, mentre nella seconda ci è mancato un po’ di vigore. È stato l’avversario a costringerci a ritirarci, non è stata una nostra decisione. Loro sono fisicamente impressionanti e tecnicamente validi. Quando provi a pressare alto, rischi di lasciarli colpire alle spalle, e questo sarebbe inaccettabile”.
Quali sensazioni rimangono dopo il match?
“Abbiamo avuto delle occasioni e dovevamo sfruttarle per avere successo qui, ma non siamo stati in grado di finalizzare. L’obiettivo era evitare di essere colpiti da contropiedi. In situazioni come queste, bisogna fare il tecnico e non esporsi troppo. Volevamo tenere a bada le transizioni e ci siamo riusciti. Il gol di Militao è stato fantastico, mentre il secondo è stato evitabile. Nella seconda frazione siamo mancati di posizionamento e di aggressività per infliggere maggior pressione al Real”.
Un avversario imprevedibile ha reso la preparazione difficile?
“Per quanto riguarda Gonzalo, pensavamo che sarebbe sceso in campo Brahim o Güler. Ma lo conosciamo bene e ci ha permesso di adattarci a diverse situazioni. Abbiamo perso 2-0, ci sono aspetti da migliorare, però complessivamente la squadra ha mostrato solidità. Dobbiamo migliorare nelle conclusioni”.
C’è stata una mancanza di reazione dopo il 2-0 quando la squadra sembrava in difficoltà?
“Non sono d’accordo nell’affermare che la squadra fosse in difficoltà. Se si fosse realmente spenta, avremmo perso 5-0 in questo stadio. Abbiamo avuto meno precisione, ma alla fine non siamo crollati mai”.