Il Sevilla guidato da Almeyda: il successo del lavoro di squadra

Matías Almeyda ha trasformato il Sevilla, ridando vigore e speranza ai tifosi. La vittoria di sabato scorso contro l’Alavés ha permesso alla squadra andalusa di avere il miglior inizio di campionato dalla era di Lopetegui, accumulando 7 punti in 5 partite con due successi consecutivi in trasferta, contro Girona e Alavés.

Questi risultati evidenziano l’impegno dell’allenatore argentino, che sta gestendo una rosa economicamente limitata, essendo quella con il più basso margine salariale del torneo. Almeyda ha ricordato: “Siamo la squadra che ha investito meno nel mercato, e non cerco scuse, ma dobbiamo lavorare insieme come gruppo.

Questo richiede tempo”. Dalla sua nomina, il nuovo mister ha guadagnato la fiducia di un pubblico che si oppone fermamente agli attuali dirigenti, i quali vengono contestati ad ogni partita al Sánchez Pizjuán. Fino ad ora, Almeyda ha schierato 26 giocatori in 5 partite (l’unico che non è ancora sceso in campo è il portoghese Fábio Cardoso, esclusi i infortunati Joan Jordán e Ramón Martínez) e ha preso decisioni efficaci, come la sostituzione di Vlachodimos con Nyland tra i pali dopo una prestazione non brillante del norvegese. Il tecnico ha infuso nella squadra un alto grado di impegno collettivo per compensare la mancanza di risorse nel mercato. Quest’estate il Sevilla ha acquistato 7 giocatori senza spese, due in prestito e cinque a parametro zero, inclusi veterani come Alexis Sánchez e Azpilicueta che stanno portando la loro esperienza.

Non è un caso che il calciatore cileno si stia dimostrando cruciale nella squadra, avendo partecipato a due incontri dove è subentrato dalla panchina in entrambe le occasioni. Ha fornito un assist a Peque contro l’Elche e ha realizzato una rete a Vitoria che è stata decisiva per la vittoria. Dei 7 punti conquistati dal Sevilla, 4 portano la sua impronta.

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