Questa settimana, la Real e Sergio sono coinvolti in una situazione molto importante

La Real Sociedad si prepara adesso per una settimana cruciale nel suo cammino. Sebbene sia audace definirla come decisiva, non si può negare l’importanza che avrà nei prossimi sviluppi del gruppo, soprattutto dopo un avvio complicato sia nei risultati che nelle sensazioni.

Dal punto di vista fisico, non sarà la settimana più intensa, grazie al match di venerdì giocato a Sevilla, ma sul piano psicologico si preannuncia impegnativa a causa della pressione. I ragazzi di Sergio Francisco accoglieranno il Mallorca domani, trovandosi in zona retrocessione per la prima volta in tanto tempo, senza aver ancora conquistato una vittoria nelle ultime cinque partite.

Si tratta di una situazione critica anche per gli avversari, che stanno attraversando una fase difficile, complicata da attriti interni al club. Sarà interessante osservare la reazione del pubblico di Anoeta in una giornata poco favorevole sotto vari aspetti; ritrovare la complicità dei tempi andati sarebbe fondamentale. Un ricordo emblematico è il successo per 1-0 contro il Lobete negli istanti finali del primo incontro con il pieno di spettatori post-pandemia, che ha coinciso con la celebrazione della vittoria in Coppa. Le immagini di quel giorno, sia in campo che fuori, parlavano chiaro.

La vittoria non porterà a una completa riabilitazione, ma avrà sicuramente effetti positivi e curativi. Non riuscire a vincere sarebbe estremamente difficile, mentre una sconfitta sarebbe devastante. La situazione è ancora più complessa considerando che prossimamente si dovrà affrontare un Barcellona molto forte, capace di sfruttare le debolezze nelle transizioni e gli errori difensivi in modo ineguagliabile. Sergio dovrà affrontare entrambe le partite cercando di riscoprire una vera Real, evitando l’autodistruzione. Magari sarà necessario rinunciare a certi aspetti offensivi e ai rischi in determinate zone di campo, per diventare più pragmatici e compatti, alla ricerca di occasioni per far male. Questa è la prassi in situazioni di emergenza. Il club e diversi giocatori potrebbero ancora non rendersi conto della gravità della situazione, ma sicuramente l’allenatore, che spesso è il più vulnerabile, ne è pienamente consapevole. Un po’ di riposo in più.

La Real ha l’opportunità di sfruttare il vantaggio di un maggior periodo di riposo rispetto al suo avversario. Il Mallorca affronterà la partita a Donostia avendo solo 43 ore di recupero in meno rispetto al team txuri urdin, un fattore che aveva già influito negativamente sulla scorsa stagione per i realisti, ma ora risulta a loro favore. La squadra di Sergio ha disputato il match venerdì e ieri è tornata in campo dopo aver recuperato il sabato e riposato la domenica. D’altra parte, i ragazzi di Arrasate hanno recuperato solo ieri dopo aver giocato domenica, lasciando oggi come unico giorno utile per preparare la partita, con alcuni giocatori che stanno gestendo le loro energie. Inoltre, il Mallorca giocherà sabato pomeriggio, riducendo ulteriormente i margini di manovra per le rotazioni dell’allenatore Arrasate, che saranno molto probabili, così come gli sforzi da gestire. La partita si preannuncia emozionante, considerando la difficile situazione di entrambe le squadre, con solo due punti all’attivo e senza vittorie finora. Pertanto, la condizione fisica sarà cruciale, sia per mantenere il ritmo desiderato per 90 minuti, che per attuare una pressione alta efficace, per correggere eventuali disattenzioni in difesa, per eseguire dribbling precisi e per finalizzare in rete. È giunto il momento di agire: non si tratta di trovare una soluzione miracolosa o di brillare, ma di vincere. Non si può più aspettare.

Il Girona dispone di un tecnico e di calciatori capaci di superare questa situazione

Valverde non chiarisce la questione: “Scopriremo se Laporte è in grado di giocare per tutta la partita.”