Il primo errore di Almeyda con il Siviglia

Matías Almeyda è tornato da Vitoria come una figura quasi eroica per i tifosi del Sevilla, i quali sembravano apprezzare la stabilità e il buon senso che l’allenatore argentino aveva portato nello spogliatoio, nonostante il resto del club fosse in una situazione critica.

Il suo messaggio chiaro e la sua visione pragmatica avevano conquistato i sostenitori, che vedevano in lui l’unico in grado di riportare il club sui binari giusti e di fargli superare le difficoltà nelle classifiche degli ultimi tempi. Tuttavia, Martedì, contro il Villarreal, ha dato vita a quello che viene definito un “attacco di allenatore”.

Dopo una vittoria convincente contro l’Alavés sabato a Mendizorroza, e con i tifosi desiderosi di assistere a un secondo successo consecutivo al Sánchez Pizjuán nel 2025, Almeyda ha optato per un cambiamento radicale della squadra, schierando un undici quasi completamente rinnovato con ben otto nuovi giocatori. Solo il portiere Vlachodimos e i difensori Azpilicueta e Suazo sono rimasti nello schieramento iniziale. Persino Alexis Sánchez, considerato un eroe a Vitoria, non è stato impiegato, mentre ha inserito giocatori fuori forme come Januzaj e altri che rientravano da infortuni, come Ejuke e Akor Adams. Al contrario, ha escluso atleti chiave per la squadra come Rubén Vargas, Batista Mendy e Isaac Romero. Il drastico cambiamento di otto dei dieci giocatori di campo si è rivelato controproducente fin dall’inizio, poiché il Villarreal, squadra ben organizzata con un allenatore consolidato, ha dominato la partita, portandosi in vantaggio e rischiando di segnare ulteriori gol, limitati solo dalle parate di Vlachodimos.

Nella seconda metà della partita, il Sevilla ha mostrato un atteggiamento diverso e ha raggiunto il pareggio. Tuttavia, in quel frangente, Almeyda ha preso decisioni avventate, esaurendo tutte le sostituzioni al minuto 71, nonostante ci fosse ancora molto tempo da giocare. Aggravando la situazione, uno dei sostituti, il francese Nianzou, ha una serie di seri problemi muscolari che il tecnico ha ammesso di dover gestire con cautela per il suo stato fisico. Un errore in corsa ha portato a un nuovo infortunio per lui, riducendo così il numero di giocatori in campo a dieci per oltre venticinque minuti, incluso il tempo di recupero.

Purtroppo, giocando in inferiorità numerica, il Sevilla non ha adottato un approccio prudente, ma ha invece continuato a spingersi in avanti, subendo un gol in contropiede. Questo ha rappresentato un grosso passo falso per il tecnico, che ha visto la sua squadra perdere in una situazione di svantaggio. Di conseguenza, Almeyda ha iniziato a ricevere critiche, avendo condotto il Sevilla in una situazione difficile. “Per un attimo ci siamo lasciati prendere dall’entusiasmo, specialmente con un giocatore in meno, e ci siamo esposti ai contropiedi”, ha riconosciuto l’allenatore al termine della gara. In un seguito di riflessioni, ha spiegato le sue scelte discutibili: “Spesso facciamo scelte dettate dal desiderio di vincere. Ho voluto rinforzare la difesa, consapevole che il giocatore non era in grado di sostenere novanta minuti. Riconosco che avremmo dovuto gestire meglio la situazione, specialmente considerando che alcuni calciatori erano stanchi e richiedevano il cambio. Non ci aspettavamo di ritrovarci in dieci”.

Un piccolo errore che non compromette la reputazione dell’allenatore presso i tifosi, ma Almeyda deve imparare a sistemare queste problematiche che, sebbene possano passare inosservate in altri campionati come quelli sudamericani (dove ha ottenuto successi in Argentina, in Messico e in Grecia), vengono severamente valutate nella liga spagnola.

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