Carlos Soler fa il suo esordio da titolare con la Real Sociedad, segnato da momenti positivi e altri meno brillanti

Carlos Soler ha debuttato come titolare nella squadra della Real Sociedad durante la partita contro il Mallorca, dopo aver giocato come subentrante nelle sue due precedenti apparizioni (33 minuti contro il Real Madrid e il Betis). Acquistato quest’estate, il centrocampista aveva bisogno di accumulare minuti e di un’esperienza competitiva, e Anoeta gli ha offerto un’opportunità favorevole per farlo.

Questa notizia è stata accolta positivamente, poiché Soler inizia a trovare il suo posto nel sistema di Sergio. Tuttavia, la sua performance ha suscitato reazioni contrastanti, dimostrando che deve ancora lavorare per recuperare la migliore condizione fisica. I dati statistici riflettono la sua prestazione: ha toccato il pallone 45 volte, completato 32 passaggi su 36 (89% di precisione) e realizzato un passaggio decisivo.

Durante la partita ha mostrato sicurezza nel palleggio, con buone scelte nelle giocate, assicurandosi di essere più presente nel secondo tempo. D’altro canto, ha faticato a emergere nei momenti più intensi e ha mostrato delle difficoltà in duelli fisici. In particolare, ha vinto due dei tre contrasti a terra ma non ha preso parte ai colpi aerei. Nel primo tempo, Soler è apparso leggermente scolorito, poco ritmato e privo della freschezza necessaria per mantenere il gioco fluido. È migliorato dopo l’intervallo, contribuendo con maggiore significato alle azioni della Real e cercando di inserirsi meglio tra le linee, ma la sua uscita al 64′ per Turrientes ha messo in evidenza la differenza, poiché il neoentrato ha portato energia e mobilità, sottolineando le condizioni ancora precarie dell’ex giocatore del Valencia. Soler non è ancora in grado di sostenere 90 minuti, come si è potuto notare. Ad ogni modo, il suo esordio da titolare rappresenta un passo avanti nel suo percorso di acclimatamento. La Real Sociedad ha grandi aspettative su di lui, e la qualità mostrata in certe situazioni rafforza l’idea che potrà migliorare con continuità e allenamenti.

Non è stato eccezionale, ma rappresenta un inizio imprescindibile: il suo sviluppo influenzerà il limite competitivo della squadra a centrocampo.

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