Il Rayo Vallecano ha manifestato grande disappunto riguardo alle scelte dell’arbitro nella partita contro l’Atlético de Madrid, giocata allo stadio Metropolitano. La squadra di Madrid ha sollevato obiezioni riguardo a tre situazioni controverse che hanno suscitato malcontento tra i giocatori.
Le azioni più contestate hanno incluso un potenziale rigore non assegnato a favore del Rayo, un episodio in cui Koke ha afferrato il portiere Sebastián Batalla per il collo senza ricevere un cartellino rosso, e un’ammonizione a Llorente per un fallo sul petto di un calciatore del Rayo, che secondo i visitatori meritava una pena più severa.
Raúl Martín Presa, presidente del Rayo, ha espresso critiche nei confronti delle decisioni arbitrali, ritenendo che avessero influenzato l’esito della gara. “Le due ammonizioni a Koke e Llorente sarebbero dovute essere rosse secondo la mia visione del calcio. Esprimo la mia opinione con rispetto e umiltà. Il secondo gol dell’Atlético è avvenuto dopo un fallo su Isi non fischiato, e sono dettagli che possono alterare il corso della gara. Forse non li hanno notati, nonostante ci sia il VAR… Esci dalla partita contro il Barcellona con un sentimento misto, dalla partita di Bilbao con amaro in bocca, e anche qui la situazione non è diversa, perché i punti non arrivano,” ha dichiarato a Cadena Ser. Anche all’interno dello spogliatoio si avvertiva una sensazione di ingiustizia. “Forse se fosse successo dall’altra parte ci sarebbe stata una espulsione, ma essendo qui… non è così,” ha commentato un infuriato Álvaro ai microfoni di Movistar. Iñigo Pérez, allenatore del Rayo Vallecano, ha sottolineato, dopo la sconfitta per 3-2 contro l’Atlético, che cerca di mantenere “una calma apparente” per evitare di “fare una figura ridicola” quando gli è stato richiesto di commentare le decisioni arbitrali.
Il mister del Rayo è stato interrogato riguardo a un possibile rigore in favore di Alemao e su due episodi che hanno coinvolto Koke e Llorente, in cui i giocatori del Rayo hanno chiesto l’espulsione. “Continuo a rimanere fermo nella mia scelta di non commentare le decisioni arbitrali da quando alleno”, ha dichiarato inizialmente il tecnico. Quando gli è stato fatto notare che i suoi giocatori si erano lamentati e apparivano molto contrariati, Iñigo Pérez ha risposto: “Non voglio trasmettere il mio stato d’animo a loro, e la mia posizione non si estende agli altri. La libertà di espressione nel nostro gruppo è sempre presente. Personalmente, non protesto perché non porta a nulla di utile in campo e non recupereremo nulla; perciò, cerco di mantenere un atteggiamento di calma apparente per evitare di fare brutta figura. Non commenterò le decisioni degli arbitri.”
