Un evento straordinario con Valverde all’Athletic

Il calcio contemporaneo offre ai tecnici l’opportunità di effettuare un gran numero di cambiamenti in una sola volta, e Valverde ha fatto uso di questa possibilità nella gara contro il Girona. Durante l’intervallo, ha deciso di effettuare ben quattro sostituzioni, cercando di iniettare nuova energia nella squadra dopo un primo tempo deludente.

Questo approccio è piuttosto insolito durante una partita e rappresenta una novità sotto la direzione di Txingurri all’Athletic. Spesso viene considerato un allenatore conservatore o lento nel fare modifiche, ma in questa occasione ha fatto un cambiamento radicale. Al trentesimo minuto del primo tempo, il pubblico di San Mamés ha notato i cambi in corso, con un numero crescente di giocatori che si preparavano a entrare in campo.

Valverde, con una vista privilegiata sugli eventi dal suo seggiolino, non era affatto soddisfatto di quanto stava osservando. L’attenzione è stata catturata all’inizio della ripresa, quando quattro nuovi giocatori in uniforme zurigorri si sono preparati a entrare. Areso, Yuri, Galarreta e Berenguer hanno preso il posto di Gorosabel, Adama, Vesga e Nico Serrano, senza alterare il sistema di gioco. Questo rappresenta per Valverde la prima volta in carriera che effettua quattro sostituzioni durante l’intervallo. Va detto che prima della pandemia e delle nuove regole, tale opzione sarebbe stata impensabile, e il tecnico l’ha sfruttata solo nella sua attuale esperienza con l’Athletic. Fino ad ora, il limite di cambi durante l’intervallo era fissato a tre, ed era già ricorso a questo numero in tre occasioni precedenti. Tuttavia, contro il Girona ha alzato il numero a quattro, suggerendo che non lo ha fatto per motivi di sicurezza, bensì per raddrizzare il corso della partita nel secondo tempo. La scorsa stagione, Valverde aveva già agito con tre cambi nella pausa contro il Valladolid, quando il punteggio era di 0-0, risultato che si è concluso con un 1-1 grazie a un pareggio all’ultimo minuto di Guruzeta.

Il mister ha effettuato delle sostituzioni introducendo Djaló, Galarreta e Vesga al posto di Unai Gómez, Jauregizar e Prados, essendo che questi ultimi erano a rischio di ammonizione. In totale, ha realizzato tre cambi in due partite di questa stagione, entrambe alla fine del campionato di LaLiga. Nella prima gara contro il Real Madrid, sotto di due gol all’intervallo, ha scelto di far entrare Guruzeta, Sancet e Berenguer al posto di Nico Williams, Muniain e Unai Gómez. Alla fine del torneo, con già la qualificazione europea in tasca e il trofeo della Coppa in esposizione, ha sostituito Villalibre, Yeray e Jauregizar con Raúl García, Vivian e Unai Gómez, anche se il punteggio era di 0-0 (finendo 0-1). È evidente che apportare quattro cambi in un solo intervallo rappresenta una situazione insolita. La crisi attuale dell’Athletic va oltre i singoli giocatori; non si tratta solo di nomi. La squadra non riesce a funzionare come un’unità coesa. Ci si chiede se il problema derivi da questioni collettive che influenzano gli individui o viceversa. È un dilemma intricato, simile a quello dell’uovo e della gallina. Ancora più complicato è il discorso sulla condizione fisica: è palese che i giocatori non mostrano la stessa energia dell’ultima stagione, ma ci si domanda se questa mancanza di incisività sia dovuta a una carenza fisica o se il deficit fisico derivi dall’incapacità di esprimersi senza un gioco fluido.

Il difficile aspetto della situazione senza Nico Williams

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