L’allenatore argentino Matías Almeyda ha avuto un inizio sorprendente alla guida del Sevilla, con prestazioni che non si vedevano dalla stagione 2021-2022, l’ultima di Julen Lopetegui, quando la squadra ottenne 14 punti e si qualificò per la Champions League, finendo al quarto posto.
Negli ultimi sette turni, Almeyda ha portato la squadra a conquistare 10 punti, frutto di tre vittorie esterne consecutive contro Girona, Alavés e Rayo Vallecano, e un pareggio casalingo contro l’Elche. Attualmente, il Sevilla occupa la nona posizione in classifica, superando così le previsioni più ottimistiche estive, soprattutto considerando il mercato difficile affrontato dal club, limitato dal tetto salariale più basso della Liga.
Tuttavia, il fattore casalingo rimane una sfida per Almeyda, che non ha ancora portato a casa punti al Sánchez Pizjuán; inoltre, nel prossimo incontro, affronterà niente meno che il Barcellona, attuale capolista. Rispetto alla passata stagione, quando la squadra era allenata da García Pimienta e aveva ottenuto solo 8 punti dopo sette partite, l’attuale squadra di Almeyda si sta rivelando più competitiva. Quella formazione, sebbene avesse un buon rendimento casalingo, ottenne difficili vittorie contro Getafe e Valladolid, che portarono alla conferma del tecnico da parte della dirigenza. In quella fase, il Sevilla si trovava a tre punti dalla zona retrocessione, in tredicesima posizione. Nella stagione precedente, la 2023-2024, sotto la guida di José Luis Mendilibar, la squadra arrivò alla settima giornata con un punto in meno, 7, e il tecnico fu esonerato nel turno successivo dopo un pareggio con il Rayo. La situazione fu ancora peggiore nella stagione 2022-2023, l’ultima di Lopetegui, in cui il Sevilla collezionò solo 5 punti e risentì fortemente della partenza dei centrali Koundé e Diego Carlos.
Il club stava attraversando un periodo di crisi, con i problemi finanziari che cominciavano a manifestarsi. Poco dopo, l’allenatore venne sollevato dal suo incarico, dopo una partita di Champions contro il Dortmund, dove la sua uscita era già nota e fu congedato con i dovuti onori a Nervión. Questo è stato l’anno in cui il Sevilla conquisterà l’Europa League con Mendilibar, dopo il tentativo fallito di Sampaoli.
