Un nuovo progetto richiede tempo per svilupparsi e certezze che lo supportino durante il processo. Si potrebbe avviare un dibattito su chi rappresenti queste certezze in squadra, ma non si può negare il ruolo fondamentale di coloro che giocano più spesso.
Sergio ha cominciato la stagione con difficoltà, caratterizzata da incertezze, infortuni e diversi cambiamenti nel roster, inclusi trasferimenti. Dopo i primi sette incontri, e la prima settimana con due partite, ci sono alcuni dati da analizzare. Remiro, Guedes, Oyarzabal, Zubeldia, Sergio Gómez, Kubo, Barrenetxea e Marín hanno partecipato a tutte le sette gare.
Questi, insieme a Aihen, Turrientes, Caleta-Car, Karrikaburu e Marrero, hanno fatto parte di tutte le convocazioni. Sebbene Sergio non abbia mai ripetuto la formazione iniziale, alcuni giocatori sono sempre stati presenti. Tre giocatori sono considerati irrinunciabili, dopo che Marín è stato escluso mercoledì e Aramburu ha subito un infortunio domenica, entrambi avevano mostrato delle incertezze nel rendimento prima. I quattro che hanno giocato più minuti, presenti in tutte le sette formazioni titolari finora, sono essenziali per il tecnico: Remiro, portiere titolare, Zubeldia, leader della difesa, Barrenetxea, l’esterno più in forma, e Oyarzabal, il capitano versatile. Il goalie e il difensore centrale hanno giocato 630 minuti, Oyarzabal ha totalizzato 600 e Barrenetxea 574, mentre gli altri sono sotto i 520. Non sembrano destinati a uscire dalla formazione iniziale nel breve termine. Oyarzabal, un capitano più preciso nei passaggi che nella finalizzazione, è andato vicino al gol a Barcellona, ma non è riuscito a concretizzare. Gli sono mancati pochi centimetri per posizionarsi correttamente sugli ottimi cross di Aihen e Sergio Gómez.
Il capitano, punto di riferimento del club e soluzione alle difficoltà di realizzazione dell’anno scorso, si conferma fondamentale anche in questa stagione, soprattutto considerando l’infortunio di Óskarsson, atteso come prezioso contributo. Ha ricoperto vari ruoli, dalla fascia all’attacco fino al ruolo di trequartista, rimanendo sempre presente e decisivo. Anche se la partita di Barcellona non ha messo in luce le sue qualità, dimostra di essere in forma, avendo già segnato due gol e fornito un assist, numeri che potrebbero aumentare. La sua influenza si è vista anche nella vittoria contro il Mallorca, grazie a un assist di Barrene, ma mostra una maggiore facilità nel creare gioco piuttosto che nel concludere.
Per quanto riguarda la difesa, Igor Zubeldia è fondamentale per Sergio Francisco, nonostante le limitazioni di alternative. Il difensore azkoitiarra ha il compito di guidare il reparto, dopo la partenza di giocatori come Le Normand e Aguerd. È uno dei capitani e deve prendere in mano la situazione per supportare anche Pacheco e Jon Martín nella loro crescita. Con le difficoltà incontrate dalla squadra in fase difensiva, Zubeldia ha avuto momenti di incertezza in diverse partite; tuttavia, ha mostrato una buona prestazione contro il Mallorca e un approccio corretto contro il Barcellona, sebbene con qualche errore, come un cartellino giallo evitabile. Ha disputato tutte le partite e continuerà a farlo finché non arriverà il ciclo di ammonizioni.
In ogni caso, è fondamentale che ritrovi ritmo e sicurezza, ciò sarà utile anche per Caleta-Car nel raggiungere la sua migliore forma. Barrenetxea è stato nuovamente il giocatore chiave della Real, mostrando la sua abilità nel dribbling e nella creazione di occasioni da gol. Sotto la guida di Sergio Francisco, è sempre titolare e continua a dimostrare il suo valore. Ha ricevuto un assist, questa volta per Odriozola, contribuendo direttamente a un gol per il terzo match consecutivo. Nel quarto incontro ha anche guadagnato un rigore grazie a una giocata brillante. Contro l’Espanyol ha segnato e, sebbene non sia stato determinante per i gol realizzati contro il Valencia, ha brillato come il migliore, e lo stesso vale per la partita con l’Oviedo. Il passaggio decisivo verso Odriozola è arrivato con un preciso assist chiamato ‘di la morte’, dopo un altro dribbling efficace contro Koundé, un difensore di alto livello. Finora, ha collezionato 16 assist in questa stagione, risultando il nono più prolifico tra le cinque grandi leghe secondo Whoscored. Gran parte di questi assist sono il risultato di dribbling. È il terzo giocatore con più tentativi di dribbling, 42, ma anche il terzo più efficace, con 21, un’alta percentuale di successo che si fa sentire sul campo. Tornerà a essere titolare contro il Rayo, in cerca di altri gol e di una vittoria, magari con la convocazione di De la Fuente avvenuta qualche giorno prima. Remiro, il portiere, ha dimostrato il suo valore a Barcellona, realizzando numerosi interventi che hanno tenuto in vita le speranze della Real fino alla fine.
La prestazione è stata per lo più eccellente, con alcuni momenti memorabili. Sebbene il risultato finale non sia stato soddisfacente, il calciatore ha dimostrato di avere talento, superando un inizio di campionato incerto caratterizzato da alcuni errori. Tra le sue parate, spiccano il riflesso reattivo su un maldestro rinvio di Zubeldia e il colpo decisivo per neutralizzare un potente tiro di Rashford durante una situazione preparata. Ha anche deviato un buon tentativo dell’inglese e due tiri più distanti di Olmo e Roony. Alla fine della partita, ha accusato crampi e non è sceso in campo a Zubieta il lunedì successivo. Questa prestazione ha migliorato le sensazioni e le statistiche del portiere titolare, che ha disputato tutti gli incontri. Nonostante la vulnerabilità della squadra nel subire gol durante le transizioni avversarie, attualmente occupa il tredicesimo posto tra le cinque maggiori leghe per numero di parate, riuscendo a fermare 20 tiri, e il sesto in LaLiga. In particolare, si distingue nelle due parate di area piccola, classificandosi ottavo in questa statistica. La squadra di San Sebastián avrà bisogno di mantenere questo livello di prestazione mentre cerca di sviluppare la propria identità di gioco e migliorare la propria difesa e il centrocampo.