Matías Almeyda, tecnico del Sevilla, ha manifestato di non vantarsi per la schiacciante vittoria sul Barcellona (4-1) avvenuta prima della pausa. Ora il club andaluso affronta l’ultima della classe e l’allenatore afferma che il suo team è in grado di gestire con maturità i complimenti e la gioia che derivano dai successi, anche se quello contro i catalani era un motivo di festa.
“Ogni vittoria porta gioia. L’ultima ha portato molta felicità per vari motivi: l’avversario, il fatto che non vincevamo in casa da un po’, perché abbiamo giocato bene e fatto tutto come si deve… tuttavia continuiamo nel nostro percorso e non possiamo fermarci.
Non possiamo permetterci di bloccarsi né in caso di vittoria né di sconfitta,” ha ribadito l’allenatore argentino, il quale è stato rimandato a una celebre frase di Joaquín Caparrós in questi frangenti: “Non voglio zucchero.” “Spero che vinciamo sempre e che il dolce sia abbondante. Non dobbiamo temere il successo, poiché lavoriamo proprio per questo. È fondamentale mantenere una stabilità emotiva a prescindere dal risultato. Voi mi conoscete, non mi esalto né mi deprimerò. Cerco il mio equilibrio,” ha dichiarato un Almeyda che appare sereno nonostante l’impresa di aver battuto il Barcellona. “Sono uno dei pochi allenatori al mondo che, dopo aver vinto contro il Barcellona, non ha rilasciato dichiarazioni. Non ho parlato con nessuno. Stiamo cercando di costruire una nostra identità. Dobbiamo ricordarci che si tratta di una partita, che alla fine contano solo tre punti,” ha continuato. Anche la partita contro l’ultima in classifica che non ha fatto punti in trasferta non lo fa deviare dai suoi principi. “Non vedo una grande differenza tra Mallora e noi. Siamo simili, molto vicini. Abbiamo accumulato qualche punto in più rispetto a loro, ma chi crede che stiamo meglio si sbaglia,” avverte. Tuttavia, l’allenatore non percepisce un eccesso di entusiasmo tra i suoi giocatori.
Nel mondo del calcio, i progressi non avvengono rapidamente, ma richiedono lavoro di squadra. I calciatori sono al centro dell’attenzione. Li osservo concentrati e realisti. Non si lasciano sopraffare dal successo ottenuto contro il Barcellona, una vittoria che meritava di essere festeggiata. Era passato un decennio dall’ultima volta che si verificava una cosa simile. Era importante godersi questo momento, poiché all’inizio sembrava che il punteggio potesse essere a favore degli avversari, ma era essenziale festeggiare con moderazione.