L’Athletic non riesce a recuperare questa volta a Newcastle

Valverde ha ricordato prima dell’incontro a St James’ Park che la sua ultima visita su quel campo con l’Athletic risale a ottobre 1994, quando lo seguì da casa, munito di stampelle, dopo un’operazione a una caviglia. Allora, il tecnico Jabo Irureta non aveva a disposizione giocatori come Guerrero, Jon Andoni Goikoetxea, Larrainzar, Urrutia, Lakabeg e Carlos García, e ieri la situazione si è ripetuta per l’attuale allenatore gasteiztarra.

Questa volta ha avuto l’opportunità di dirigere la squadra, ma ha dovuto fare a meno dei fratelli Williams, Sancet, Guruzeta, Maroan, Yeray e Prados, tra gli altri. La trasferta in questo stadio britannico sembra davvero sfortunata per Valverde: lo è stata quando era un giocatore e lo è ancora adesso come allenatore.

Quello che inizia in modo negativo tende a concludersi altrettanto male.

La formazione di ieri presentava delle sfide significative. L’allenatore dell’Athletic ha tentato di rinforzare il centrocampo schierando giocatori specifici come Jauregizar, Rego, Vesga e persino Unai Gómez, che è stato impiegato come attaccante centrale. Questo approccio ha inizialmente complicato le cose per gli avversari. Tuttavia, il bilancio negativo è arrivato subito con un gol da una situazione strategica a favore del Newcastle. La rete di Burn ha pesato fortemente, poiché la pressione alta degli uomini in verde è andata diminuendo con il passare del tempo e il punteggio sfavorevole. L’ulteriore gol che ha portato il punteggio sul 2-0 ha aggravato la situazione, costringendo Valverde, come fece Irureta in passato, a schierare alcuni giovani delle giovanili. I debuttanti Selton e Nico Serrano hanno fatto la loro entrata sul terreno di gioco, portando a un miglioramento del gioco della squadra.

Analogamente a quanto accaduto con Hierro, anche l’altro nuovo, numero nove. Il portiere Pope, invece, ha fermato ogni tiro e ogni avversario.

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