Il portiere del Valencia, Stole Dimitrievski, ha affrontato con determinazione tutte le domande poste dal giornalista macedone Lazarov durante l’intervista sul canale YouTube “De Kumanovo a la Liga”. Il giocatore, che è anche internazionale per la Macedonia del Nord, ha condiviso le sue riflessioni riguardo alla sua situazione attuale nel club spagnolo, un contesto che trova difficile da comprendere.
Dimitrievski ha espresso confusione riguardo al motivo per cui il Valencia non gli abbia permesso di trasferirsi durante il mercato estivo, aggiungendo di non capire nemmeno la clausola che impone a Julen Agirrezabala di disputare un certo numero di partite.
“Non appena è emersa l’offerta del Valencia, ho voluto accettarla. Avevo anche altre opzioni, come Betis e Sevilla, ma ritenevamo fosse la scelta migliore per me. Nonostante fossimo in fondo alla classifica, ho difeso il mio ruolo dopo alcuni mesi.
Ho giocato bene, ma con il cambio di allenatore e dopo la sconfitta per 2-1 contro il Real Madrid, sono stato sostituito. Ho rispetto per la scelta, ma non la comprendo”, ha dichiarato.
Proseguendo, il portiere ha condiviso il sostegno che riceve dalla sua famiglia, dai amici e dalla moglie, ma ha anche rivelato che la sua situazione attuale lo mette a disagio e si chiede il perché di tutto ciò. “Sono passato da 45 partite a solo 10, ma considero questa esperienza come un’opportunità di crescita. Mi concentro sugli aspetti positivi e non mollo. La mia ambizione è continuare a giocare, desidero davvero farlo qui al Valencia. Se il mister mi darà una chance, la sfrutterò: ho le capacità e l’esperienza necessarie”, ha aggiunto.
Infine, Dimitrievski è stato interrogato riguardo a un bonus di 300.000 euro che avrebbe perso dopo aver giocato solo nove partite la stagione scorsa. Ha confermato l’informazione, chiarendo che non era tenuto a scendere in campo per un numero minimo di partite per quella cifra, tuttavia, avendo disputato 10 partite, avrebbe ottenuto un premio. Inoltre, la scorsa estate è giunto in prestito il portiere basco Julen Agirrezabala.
Il portiere ha rivelato che la situazione attuale è frutto di un accordo tra le squadre: “Quest’anno è arrivato un secondo estremo difensore con un contratto che prevede che debba scendere in campo per il 30% delle partite. Ne sono rimasto sorpreso. Se non gioca, è costretto a versare delle multe al club. Durante l’estate, ci sono state possibilità di lasciare l’istituzione, ma il Valencia non aveva intenzione di lasciarmi andare. Squadre di tutte le principali leghe, incluse quelle di Turchia e Arabia, si sono mostrate interessate. Ero pronto e determinato a partire, ma alla fine sono rimasto.” Nonostante ciò, il portiere desidera mettere in mostra il suo valore con il Valencia: “Nel calcio è impossibile prevedere il futuro. Il mio obiettivo è giocare. Voglio contribuire al Valencia. Stiamo attraversando un momento difficile, come dimostrano i risultati. Tuttavia, sono convinto che se mi alleno bene e mi viene concessa l’opportunità, saprò rispondere, poiché ho esperienza, qualità e sono pronto a scendere in campo.”

