Il Betis rimarrà per oltre due anni allo stadio di La Cartuja

Il Real Betis ha annunciato ufficialmente che i lavori di costruzione del nuovo stadio Benito Villamarín si protrarranno oltre le due stagioni previste inizialmente. È probabile quindi che la squadra rimanga a giocare allo stadio La Cartuja per un totale di tre anni.

Questo impianto, che ha una maggiore capienza, sta registrando afflussi di pubblico significativi, con una media di 57.000 spettatori, rispetto ai 51.500 della scorsa stagione e ai 51.250 dell’anno precedente.

Federico Martínez Feria, direttore generale del Real Betis, ha dichiarato durante un’intervista alla TV del club: “Il nostro piano strategico prevedeva di completare il progetto in due stagioni.

Tuttavia, la situazione attuale ci porta a riconsiderare i tempi. È un aspetto che era già stato contemplato nel contratto con La Cartuja, tenendo conto di alcune incertezze che non dipendevano esclusivamente dal Betis. Per motivi di cautela, ci siamo preparati a questa eventualità, che sembra ora diventare una certezza una volta ricevuta la proposta finale dalla società di costruzioni, la quale includerà un cronoprogramma adatto alle nostre esigenze”.

Entro la fine dell’anno, proseguiranno le operazioni di demolizione della tribuna di Preferenza, con l’inizio delle attività di scavo previsto per il primo trimestre del 2026. “I lavori non si fermano e continuano il loro corso”, ha dichiarato Martínez Feria. Nel contempo, il consigliere Ozgur Unay, responsabile delle infrastrutture del club, ha precisato che “si è conclusa la fase più spettacolare della demolizione, ossia il crollo di una tribuna alta 45 metri. Tuttavia, il lavoro è lungi dall’essere completato, poiché resta da smaltire migliaia di tonnellate di macerie. Ora inizia la parte fondamentale del progetto, che prevede il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali in ottica di sostenibilità ambientale”.

Martínez Feria ha anche rivelato che la gara per l’assegnazione dei lavori dello stadio è andata deserta, poiché “le offerte ricevute non hanno soddisfatto le aspettative formulate nel nostro Piano Strategico, sia dal punto di vista economico sia temporale”. “Attualmente stiamo trattando con tre imprese edili e da adesso iniziamo un processo di collaborazione, pratica comune in simili progetti, mentre concludiamo la demolizione. I lavori non hanno mai subito interruzioni e non lo faranno. Infatti, l’obiettivo è collegare le diverse fasi: le previsioni indicano che potremmo avere un aggiudicatario entro il primo trimestre del 2026 e, subito dopo la conclusione della demolizione, avvieremo la realizzazione del muro di contenimento, continuando al contempo a migliorare il progetto”, ha spiegato Ozgur Unay.

Una volta completate le operazioni di demolizione, verrà effettuata una profonda scavo nell’area che precedentemente fungeva da parcheggio. Questo sarà necessario per installare un muro di contenimento che supporterà il futuro parcheggio sotterraneo, i locali interrati dello stadio e tutta la struttura della nuova tribuna e dell’edificio annesso. “Siamo in linea con i tempi stabiliti per la demolizione e il passo successivo sarà avviare la realizzazione della barriera perimetrale di contenimento per il parcheggio e i sotterranei della tribuna. Ora procederemo con un nuovo bando per l’assegnazione di questa barriera di contenimento e del resto del progetto, che intendiamo affrontare in modo collaborativo, con l’obiettivo che venga realizzato dalla stessa impresa”, chiarisce Ozgur Unay.

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