La pausa en las competiciones internacionales llega a la Real Sociedad en un momento crucial para hacer una evaluación y realizar ajustes en el equipo. Aparte de las lesiones, el entrenador Sergio Francisco enfrenta un reto considerable: ayudar a varios jugadores que, por diferentes motivos, no han podido alcanzar el rendimiento esperado.
Se trata de futbolistas clave en cuanto a calidad y experiencia, que todavía no han mostrado su verdadero potencial. Durante estos días, Zubieta se convertirá en un espacio de trabajo para revitalizar las actuaciones y encontrar las soluciones adecuadas.
Fichajes que aún buscan su mejor versión
Guerdes ha tenido la oportunidad de ser titular en varios encuentros debido a la falta temporal de Kubo y Barrenetxea, quien solo se quedó fuera en el partido contra Elche.
Sin embargo, su impacto hasta ahora ha sido limitado. Ha jugado 485 minutos en 12 partidos, de los cuales 6 ha comenzado como titular, con solo una acción destacada: una asistencia en Vigo. Su contribución ha sido irregular, aunque ha mostrado mayor compromiso en tareas defensivas, su rendimiento ofensivo aún no ha cumplido las expectativas.
El cuerpo técnico espera que este periodo de inactividad le ayude a adquirir ritmo y confianza, y que pueda empezar a marcar la diferencia en la segunda parte de la temporada.
En cuanto a Soler, todavía no ha logrado encontrar su rol dentro del equipo. Le cuesta mucho involucrarse con el balón y, especialmente, llegar al área rival. Fue relevante en el partido de Vigo, pero su rendimiento debe ser superior. Tras trece jornadas, Sergio Francisco requiere que Soler se haga notar y asuma un papel más relevante y de liderazgo en el equipo. Posee la calidad suficiente para ser fundamental en el centro del campo, pero hasta el momento no ha logrado una continuidad ni el entorno adecuado para desplegar su juego. Es el momento ideal para que encuentre su lugar.
Giovani in cerca di opportunità
Turrientes e Marín si trovano in una situazione analoga: hanno dimostrato talento, ma ricevono pochi minuti di gioco. Turrientes fatica a trovare il proprio posto e rimane nell’ombra di Gorrotxategi, pur non essendo questo il suo ruolo ideale. La sua miglior espressione si ha come centrocampista, ma l’eccesso di giocatori in quella zona gli ha chiuso la porta. La situazione di Marín è ancor più sorprendente: dopo essere stato uno dei protagonisti della scorsa stagione, ora è completamente escluso dal primo undici. Il suo gioco, meno incisivo e avvolto nella mediocrità, ha perso spazi.
Sergio ha l’obiettivo di trovargli una nuova collocazione, possibilmente in un ruolo simile a quello che attualmente ricopre Brais, piuttosto che a sinistra, posizione in cui ha iniziato la stagione senza essere costante. Anche Zakharyan, reduce da un infortunio e portatore di grandi speranze per i tifosi di Anoeta, ha avuto poche opportunità. Goti, da parte sua, non ha avuto un grande impatto.
Il grande trascurato
Da promessa a mistero. Sucic ha compiuto passi indietro significativi, diventando uno degli interrogativi principali della squadra. Sergio Francisco ha davanti a sé una sfida finale prima dell’apertura del mercato invernale: verificare se riuscirà a rilanciarlo o se il giocatore dovrà cercare una nuova destinazione. La sua qualità è indiscutibile, ma il suo contributo è stato ridotto e la fiducia ai minimi storici. Se l’allenatore riuscirà a restituirgli la giusta attitudine, potrebbe aggiungere un rinforzo inaspettato.
Sadiq ha un rapporto difficile con il pubblico, che non tollera la sua discontinuità. Tuttavia, contro l’Elche ha mostrato segnali di ripresa: attivo, altruista e capace di attrarre i difensori, è stato determinante nel gol del pareggio. Sergio punta a restituirgli sicurezza e farlo diventare nuovamente un’alternativa valida in attacco. Se riacquisterà il ritmo e la capacità di segnare, potrebbe rivelarsi un giocatore cruciale per il finale di stagione.
Questo arresto temporaneo avrà un significato più ampio oltre alla semplice assenza di infortuni. Sergio Francisco mira a ritrovare le migliori versioni dei suoi giocatori. La Real ha bisogno che Guedes crei squilibri, che Soler prenda in mano il centrocampo, che Zakharyan, Turrientes e Marín tornino ad essere incisivi, che Sucic rifiorisca e che Sadiq riacquisti il suo fiuto da goleador. Non si tratta di compiti facili. In un ambiente sereno a Zubieta, l’allenatore utilizza questi giorni come una sorta di mini-preparazione, cercando soluzioni interne. Infatti, la Real non ha bisogno solo di nuovi acquisti: deve ritrovare il proprio talento.

