Oggi è un giorno speciale per Mikel Jauregizar, che festeggia il suo 22° compleanno. Il centrocampista è diventato un pilastro fondamentale nel reparto centrale dell’Athletic, affiancando Iñigo Ruiz de Galarreta, entrambi imprescindibili nel sistema di gioco che Ernesto Valverde adotta con un doppio pivote.
Le cifre parlano chiaro: il giovane proveniente da Bermeo è l’unico giocatore di campo ad avere partecipato a tutti e sedici gli incontri ufficiali della squadra rosso-nera nella stagione 2025-26, che include dodici partite di Liga e quattro di Champions League.
Ha sempre iniziato come titolare, uscendo dal campo solamente in tre occasioni: una in Liga contro il Valencia a Mestalla, sostituito da Rego al minuto 81, e due nella competizione europea, in trasferta contro Borussia Dortmund e Newcastle.
Oltre a lui, solo altri due compagni, il portiere Unai Simón e il difensore Yuri Berchiche, hanno preso parte a tutte le partite di campionato, mentre cinque calciatori hanno anche fatto la loro comparsa in almeno un minuto di gioco nelle sfide internazionali: i menzionati Murgia, Paredes, Gorosabel, Rego e Robert Navarro.
Jauregizar guida anche la classifica dei minuti giocati tra i calciatori di movimento, con un totale di 1.365, a fronte di oltre un quarto della stagione già svolto. L’unico a superarlo è il portiere titolare con 1.440 minuti, essendo sceso in campo in tutte le partite. Completano la top-5 Dani Vivian (1.186), Yuri Berchiche (1.147) e Berenguer (988).
Il cammino di ‘Jaure’ inizia a Lezama, dove è arrivato dalla sua squadra giovanile di origine, cimentandosi nel campionato di Juvenil de Honor nella stagione 21-22.
Nell’annata seguente, giocò 29 incontri con il Basconia nella Tercera RFEF e uno con il Bilbao Athletic in Prima RFEF. Nella stagione 23-24 iniziò nel primo squadro di sviluppo, ma il suo eccellente rendimento nella Segunda RFEF sotto la guida di Carlos Gurpegi gli permise di passare al team principale. Debuttò con il suo nuovo club il 7 dicembre 2023 in un match contro il Cayón, relativo alla seconda eliminatoria di Coppa, che il Bilbao riuscì a vincere. Da quel momento in poi, la sua carriera ha preso slancio. Chiuse quella stagione con dieci presenze in massima serie; tuttavia, il vero salto di qualità avvenne nella stagione successiva, quando divenne un elemento chiave negli schemi di Txingurri, partecipando a 48 partite, di cui 34 in Liga, 11 in Europa League, due in Coppa e una nella Supercoppa disputata in Arabia Saudita, su un totale di 55 match del club. Si classificò quarto per minuti giocati in Liga, dietro a Iñaki Williams, Vivian e Berenguer, mettendo a segno tre reti, una delle quali rimarrà memorabile: il gol dell’1-0 ad Old Trafford che ravvivò le speranze di rimonta nella semifinale di Europa League contro il Manchester United. Le sue prestazioni convincenti gli valsero anche una convocazione per l’Europeo Under-21. Non ci si poteva aspettare di più nella sua prima stagione con il numero di maglia del primo team. In questo corso sta confermando tutte le buone impressioni, partecipando praticamente a tutte le partite. Ha giocato l’intero minuto di sei degli ultimi sette incontri contro Mallorca, Elche, Qarabag, Getafe, Real Sociedad e Oviedo. Fu l’unico a essere sostituito a St James’ Park in favore di Selton, il protagonista degli ultimi giorni. Il calciatore di Bermeo è stato anche convocato da Jagoba Arrasate per la partita Euskal Selekzioa-Palestina, in programma sabato a San Mamés. Si tratta di un giocatore instancabile, che offre un eccellente livello di prestazioni.
“Abbiamo riposto molte speranze in lui,” ha dichiarato Valverde nella stagione precedente. Queste aspettative sono state ampiamente superate.

