La sottile distinzione tra la formazione dell’Athletic in campionato e quella in Champions League

Nell’anno scorso, la dinamica della Europa League aveva un’influenza positiva sulla nostra performance in campionato; tuttavia, quest’anno la situazione si è invertita a causa di vari fattori, tra cui la maggiore forza degli avversari. È facile per gli osservatori esterni non rendersi conto di questi aspetti; siamo noi, che lavoriamo qui quotidianamente, a fare analisi più approfondite.

Ernesto Valverde ha espresso queste considerazioni lo scorso sabato a Lezama, a seguito della sconfitta del suo team a Newcastle, mentre si preparava ad affrontare il fanalino di coda, l’Oviedo. Il tecnico dell’Athletic ha voluto sottolineare la differenza tra le competizioni di Champions e il campionato.

Le sue parole, che mettono al primo posto la competizione nazionale, hanno sollevato dibattiti nel contesto del club.

Prendendo in considerazione le sue riflessioni, è evidente che Valverde mette in pratica le sue idee. Un semplice confronto tra le formazioni standard utilizzate nelle due competizioni rivela chiaramente questa tendenza.

La squadra schierata in Liga si avvicina notevolmente a quella ideale che potrebbe giocare in un’unica competizione.

Un’assenza notevole

Fino ad ora, l’Athletic in Liga si comporrebbe di Unai Simón; Areso, Vivian, Laporte, Yuri; Jauregizar, Galarreta; Iñaki Williams, Sancet, Berenguer; e Guruzeta. Il portiere rappresenta l’unico giocatore della rosa ad aver disputato ogni incontro del campionato (1080 minuti). D’altra parte, Guruzeta è il titolare con il minor minutaggio accumulato (591). In vista dell’ultimo incontro contro l’Oviedo, i cambiamenti rispetto a questa formazione sarebbero solo l’ingresso di Selton e Nico Williams in sostituzione dei due giocatori attualmente infortunati, Sancet e Iñaki Williams.

L’undici titolare che emerge in Champions, basandosi sui minuti giocati, appare notevolmente differente. La formazione ideale di Valverde per la principale competizione europea sarebbe composta da Unai Simón; Gorosabel, Vivian, Paredes, Unai Gómez; Jauregizar, Rego; Berenguer, Vesga, Robert Navarro; e Iñaki Williams. Il portiere internazionale è il giocatore con il maggior tempo di gioco (360 minuti) nel torneo, avendo partecipato a tutte le quattro partite disputate finora. Al contrario, Unai Gómez è colui che ha avuto meno minuti in campo tra i titolari, con soli 161, e, per esigenze di questa formazione ipotetica, verrebbe posizionato come terzino sinistro.

Cinque giocatori presenti in entrambi i contesti, sei cambiamenti

L’analisi di queste due formazioni “ideali” dell’Athletic nel campionato e in Champions mostra che Valverde può contare su cinque giocatori fissi per entrambe le competizioni. Unai Simón, Vivian, Jauregizar, Berenguer e l’infortunato Iñaki Williams sono presenti in entrambe le formazioni in base ai minuti giocati. Gli altri sei ruoli, invece, sono occupati da giocatori diversi a seconda della competizione.

Areso, Laporte, Yuri, Galarreta, Sancet e Guruzeta hanno avuto finora più opportunità in campionato rispetto alla Champions. Al contrario, Gorosabel, Paredes, il già citato Unai Gómez, Rego, Vesga e Robert Navarro hanno visto un maggiore impiego sul palcoscenico europeo.

Il 19 settembre, Valverde ha già avvertito, dopo la sconfitta per 0-2 contro l’Arsenal a San Mamés e prima dell’incontro con il Valencia, che “la Champions rappresenta un obiettivo per noi; vogliamo competere come abbiamo fatto recentemente, ma la priorità è la Liga. Puntiamo a qualificarsi per l’Europa, è sempre stata la nostra ambizione. Non dimentico che tra le 20 squadre della massima serie, eccezion fatta per un paio, gli allenatori mirano tutti a raggiungere prima possibile i 42 punti, per poi guardare oltre”.

La sostituzione di Nico Williams nell’Athletic