Il 18 ottobre scorso abbiamo già trattato la questione su Mundo Deportivo, successivamente confermata dal presidente dell’AFE, David Aganzo, durante una riunione della Commissione Paritaria con Javier Tebas, presidente de LaLiga. Quest’ultima intendeva denunciare la pausa adottata dai calciatori di Prima Divisione all’inizio di ogni incontro della nona giornata, in segno di protesta per la partita di Miami tra Villarreal e Barcellona, programmata per il prossimo 20 dicembre.
Secondo LaLiga, sebbene si tratti di una fermata minima, essa rappresenterebbe una forma di sciopero che avrebbe dovuto essere gestita seguendo i procedimenti legali stabiliti, che richiedono una comunicazione all’autorità competente con un preavviso di cinque giorni. Tale comunicazione deve specificare il motivo, la durata e il campo d’applicazione dello sciopero.
Per questo motivo, l’organizzazione ha avviato una richiesta di conciliazione, affinché venga chiarito se si sia trattato effettivamente di uno sciopero. Qualora fosse considerato tale, il sindacato AFE avrebbe dovuto seguire le normative vigenti. La federazione teme che in mancanza di ciò, si possano verificare in futuro azioni di protesta spontanee durante la competizione.
Il sindacato, dal canto suo, sostiene che si sia trattato di un esercizio della libertà di espressione. A questo punto, sarà compito del SIMA stabilire la direzione da prendere. Se il SIMA dovesse dare ragione a LaLiga, il passo successivo sarà rivolgersi ai tribunali per richiedere risarcimenti. Altrimenti, resterà un semplice gesto da parte dei calciatori. Ora il SIMA dovrà convocare entrambe le parti per un incontro diretto.

