Corberán afferma: “Condividere le sofferenze è fondamentale per lo sviluppo della squadra.”

Carlos Corberán ha optato per una visione ottimista riguardo la partita di Coppa a Cartagena contro il Valencia, in vista dell’incontro con il Sevilla che si svolgerà domenica a Mestalla. La squadra ha faticato a prevalere contro il club murciano fino al 120’ minuto, quando Jesús Vázquez ha assicurato la qualificazione ai sedicesimi di finale.

Corberán ritiene che questo momento di difficoltà possa rivelarsi vantaggioso.

“Le partite difficili e in Coppa possono essere interpretate in vari modi. Quando il dolore è condiviso, il team diventa più forte. Il soffrire insieme favorisce la crescita collettiva e ho visto anche i giocatori godere della qualificazione, obiettivo principale.

Adesso siamo in una situazione migliore”, ha dichiarato.

I valencianisti si apprestano ad affrontare una squadra che, purtroppo per loro, arriva dopo due sconfitte di fila e con un numero considerevole di infortuni. Tuttavia, Corberán ha avvertito sull’importanza di non sottovalutare l’avversario, poiché partite di questo tipo, caratterizzate da dinamiche complicate e assenze, possono rivelarsi insidiose.

“Si tratta di un match molto impegnativo; l’avversario verrà qui per combattere e dare il massimo. Ma ciò che conta siamo noi. Non cambiamo il nostro livello di ambizione in base alle assenze del rivale o al numero di vittorie che ha. La nostra ambizione è indipendente dall’avversario, dipende dalla nostra voglia di vivere ogni incontro a Mestalla e dal dare il meglio per la nostra tifoseria,” ha affermato il tecnico durante la conferenza stampa di sabato.

Nella sua analisi, Corberán ha paragonato la prossima sfida a quella recentemente affrontata contro il Rayo Vallecano, sottolineando il profilo del rivale e il modo in cui compete: “Il Sevilla è molto aggressivo, è sempre vicino ai giocatori, non concede spazi e tempo e cerca di annullare individualmente gli avversari.”

“Non molti club hanno affrontato il Barcellona con la determinazione del Siviglia. Questo evidenzia quanto possa essere impegnativo il nostro incontro, poiché desideriamo proseguire con i progressi che la squadra ha dimostrato finora,” ha dichiarato il tecnico.

Inoltre, ha sottolineato l’importanza della profondità della rosa andalusa, nonostante alcune assenze in difesa: “Pur avendo delle defezioni nel reparto arretrato, il Siviglia dispone di una rosa ampia. Sono una squadra molto fisica e il loro gioco, così come l’approccio di Matías, è altrettanto impegnativo,” ha aggiunto.

Corberán ha anche espresso preoccupazione per il sovraccarico di partite e la necessità di gestire i periodi di riposo in una settimana così intensa: “Ci troviamo in una settimana molto impegnativa, in cui giocheremo tre partite in meno di 72 ore, che è il tempo minimo per garantire un adeguato recupero.”

In effetti, ha delineato la sua strategia per ridurre la fatica del gruppo: “Oggi ci alleneremo nel pomeriggio per permettere al team di recuperare dall’incontro di Coppa. Questo ci condiziona. Successivamente, ci concentreremo in hotel per assicurarci un buon riposo e partiremo un po’ prima per l’hotel nel caso ci fosse un ritardo nel raggiungere Mestalla a causa del maratona.”

Riguardo il Maratona di Valencia, il tecnico ha valutato come questo evento possa influenzare la logistica e l’immagine della città: “Il Maratona di domani a Valencia richiede una certa riflessione, dato che è fondamentale mostrare il nostro calcio al mondo. Dobbiamo garantire la massima visibilità alla Liga spagnola, e le 46.000 persone che assisteranno alla partita a Mestalla rappresentano l’essenza del calcio, quindi è importante prendersene cura. Ci auguriamo che domani il pubblico sia presente e che nessuno manchi. Entrambe le cose sono cruciali,” ha concluso.

Riguardo alle condizioni atmosferiche, con temperature superiori al normale per questo periodo, Corberán ha sottolineato che “le ore che intercorrono tra le partite, l’intensità della gara di giovedì e lo stile dell’avversario influiscono maggiormente”.

Per quanto riguarda i singoli, ha chiarito la situazione di Ramazani, mettendo in evidenza le sue caratteristiche e motivando la sua sostituzione in Coppa: possiede “qualità molto interessanti” e il cambio al minuto 45 è stato dettato da un protocollo medico, poiché non era possibile “prolungare i minuti”. Ha anche lodato Lucas Beltrán: “Un attaccante non si limita a concludere le azioni, ma svolge anche molte altre mansioni. L’impegno di Lucas verso la squadra è enorme. Contro il Cartagena, ricordo valori e sforzi che mi hanno reso molto soddisfatto. Ha un contributo essenziale per il gruppo”.

Infine, ha apprezzato l’operato e l’atteggiamento di Arnaut Danjuma: “Il suo livello di impegno e dedizione è molto elevato. Siamo davvero contenti che possa continuare in questo modo. Non tutte le partite possono essere perfette. Questa è la natura del calcio. Ho sempre grande stima per l’impegno, lo sforzo e l’atteggiamento, e sotto questo aspetto è ineguagliabile.”

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