Nel 2025, l’argentino Bragarnik ha rafforzato il suo approccio sportivo e gestionale con il club Elche

Nel 2025, il businessman argentino Christian Bragarnik ha rafforzato il suo modello di gestione e sportiva, segnando l’anno migliore per la squadra di Elche da quando ha preso il controllo nel dicembre 2019. Sebbene avesse già vissuto il precedente passaggio alla Primera División nell’agosto 2020, quella vittoria non lo toccò personalmente, in quanto la pandemia scoppiò subito dopo il suo ingresso nella proprietà e lui si mantenne in una posizione di basso profilo, rispettando le strutture dirigenziali esistenti.

Nel suo ruolo di agente calciatori, Bragarnik è riuscito non solo a rimettere in sesto le finanze del club, ma ha anche visto i frutti della sua visione di gioco con il ritorno nella massima serie e un’ottima prestazione nella prima metà della stagione.

L’Elche ha superato le previsioni e sembra predisposto a garantire la propria permanenza. Il sogno di Bragarnik, che desiderava costruire una squadra capace di intrattenere i tifosi con un calcio spumeggiante e offensivo, si sta finalmente realizzando. La cessione di giocatori come Nico Fernández, Nico Castro e Mourad ha fornito un ulteriore contributo economico al club, che durante l’estate si è rinforzato con acquisti solidi come André da Silva, Rafa Mir, Álvaro Rodríguez e Iñaki Peña.

Oltre ai successi sul campo, il club ha raggiunto anche una stabilità finanziaria inedita negli ultimi decenni, culminando a febbraio con l’annuncio di un saldo anticipato del debito di oltre 47 milioni di euro, con dodici anni di anticipo rispetto al termine originariamente stabilito, gestendo sia i prestiti ordinari che quelli privilegiati.

La prosperità finanziaria recente, caratterizzata da surplus economici negli ultimi anni, ha spinto il club a intraprendere lavori di ristrutturazione allo stadio Martínez Valero. Quest’opera porterà a un cambiamento significativo dell’aspetto esterno dell’impianto per sviluppare un’area commerciale all’interno della struttura. Inoltre, sono stati velocizzati i procedimenti burocratici per avviare la costruzione della futura Cittadella Sportiva dell’Elche, un progetto di lunga data che sembra finalmente avviarsi verso la sua realizzazione. Questo periodo di crescita è stato accompagnato da un rinnovato fervore popolare, con il club che ha riconquistato il suo pubblico. Infatti, l’Elche ha battuto quest’anno il suo record storico di abbonamenti, arrivando a 27.000, con un limite imposto dal numero di posti dello stadio, fissato a 31.000, tenendo presente che una quota è riservata per sponsor, vendite di biglietti e tifoserie ospiti. Dopo cinque anni di gestione, il club si è strutturato in base alla visione del suo proprietario argentino, che ha circondato sé stesso di collaboratori fidati, scelti personalmente e non provenienti dalle amministrazioni precedenti. Il progresso della squadra è stato celebrato nella parte conclusiva dell’anno con eventi sportivi di grande prestigio, come la visita della nazionale spagnola, campione d’Europa, allo stadio Martínez Valero per un incontro ufficiale di qualificazione al Mondiale. Un altro evento di grande rilevanza è stata la presenza della nazionale argentina, campione del mondo, durante un allenamento aperto che ha richiamato 25.000 spettatori. Grazie ai legami e all’influenza di Bragarnik nella AFA, la squadra di Messi ha potuto allenarsi nel campo di Elche, creando un notevole eco mediatico che ha giovato al club. Negli ultimi mesi, il proprietario ha rafforzato il suo legame con la comunità di tifosi, come dimostrato dalla celebrazione della promozione.

L’argentino ha affermato che non ha intenzione di mettere in vendita il club e il suo desiderio è quello di stabilirsi nella città per sviluppare un Elche ancora più grande, puntando a farne uno dei punti di riferimento della Comunità Valenciana e del calcio spagnolo.

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