Joaquín Caparrós, tecnico del Sevilla, esprimendo la sua frustrazione, ha sottolineato l’incapacità della sua squadra di capitalizzare il vantaggio numerico ottenuto contro il Celta, dopo l’espulsione di Marcos Alonso a Balaídos, poco prima dell’intervallo. L’allenatore di Utrera deve affrontare una sconfitta pesante che rende più complicato il finale di stagione e mantiene vivo il timore di una retrocessione.
“Non siamo riusciti a gestire il vantaggio numerico. Ci è sfuggito un secondo gol che non avremmo dovuto subire, specialmente quando controllavamo il match. In situazioni come questa, è facile che accadano episodi del genere,” ha dichiarato Caparrós, che lascia Vigo con il rammarico di aver perso un’opportunità importante.
“Abbiamo fatto quasi tutto, schierando due attaccanti…, ma nulla è andato come sperato,” ha aggiunto nel suo commento.
Quando gli è stato chiesto un messaggio per i tifosi, Caparrós ha risposto in modo diretto: “Non possiamo dire nulla di specifico. I nostri tifosi stanno dando tutto e soffrendo molto, quindi non possiamo chiedere niente. Tocca a noi restituire loro qualcosa. È giunto il momento di farlo.”
L’allenatore ha inoltre riconosciuto l’urgenza di interrompere una serie negativa di otto partite senza vittorie, con un triste bottino di soli due punti su ventiquattro disponibili. “Dobbiamo cambiare questa situazione il prima possibile,” ha ricordato, evidenziando che l’ultima vittoria del Sevilla risale al 9 marzo allo Reale Arena.
Il mister ha parlato anche delle opportunità sprecate per pareggiare sul punteggio di 2-1 a sfavore, come il tiro di Kike Salas su assist di Ejuke o quello di Ramón Martínez poco dopo, entrambi bloccati da un Guaita in grande forma: “Situazioni che potrebbero aiutarci, ma il portiere avversario ha fatto delle parate eccezionali. Ha mostrato un ottimo rendimento contro Leganés, Alavés e Osasuna. Non abbiamo avuto la fortuna di pareggiare o di passare in vantaggio in momenti decisivi”, ha dichiarato.