Il Girona ha lasciato scivolare via, all’ultimo istante, un’opportunità che avrebbe potuto rappresentare un passo quasi decisivo verso la salvezza. Un pareggio contro il Villarreal, squadra che lotta per la qualificazione in Champions, sembrava un risultato sufficiente, soprattutto dopo che Sevilla e Las Palmas – due concorrenti diretti – avevano subito delle battute d’arresto.
Ma un colpo di testa di Eyong al minuto 90 ha riacceso l’incubo ricorrente di questa stagione: il punteggio che cambia nei momenti finali. Per lunghi tratti, la squadra era riuscita a mantenere la calma. Non è stata una grande prestazione offensiva, ma mentalmente si stava comportando bene.
Concentrati, senza prendersi rischi eccessivi, con l’idea che un pareggio contro un avversario di questo livello poteva essere prezioso. Purtroppo, quella concentrazione è svanita proprio nel momento di maggiore bisogno. Questo copione si è ripetuto troppe volte quest’anno. La sensazione di avere tutto sotto controllo e, improvvisamente, il finale che nessuno desidera. La scena già vissuta a Butarque contro il Leganés si è ripresentata sul campo di Montilivi. Un momento di disconnessione, una lettura errata, un cross preciso dell’avversario e un tiro che ha di nuovo lasciato la squadra a mani vuote. Così, quello che sembrava un punto prezioso si è trasformato in un’altra serata amara. Si ha l’impressione che negli ultimi due settimane il Girona abbia perso quattro punti in modo inaspettato, allontanandosi matematicamente dalla salvezza. Le sconfitte di Sevilla e Las Palmas avrebbero dato alla squadra l’opportunità di creare un margine più ampio. Ma quell’occasione è svanita. Era una giornata favorevole: senza Míchel in panchina, ma con una tifoseria carica di energia, con un undici consapevole della responsabilità dell’incontro e con il ricordo dell’ultimo sforzo contro il Mallorca ancora vivo. Il Girona resta fuori dalla zona retrocessione, certo, ma non ha ancora raggiunto l’obiettivo di sicurezza.
Ogni giorno che trascorre senza agire aggiunge un ulteriore peso al proprio fardello. Restano tre incontri cruciali per garantirsi la salvezza: Valladolid, Real Sociedad e Atlético de Madrid. Tre appuntamenti dai quali non si può tornare indietro, rimanendo con il rimpianto di non aver concluso prima ciò che sembrava già definitivo, anche se ora tutto appare più alla portata.