Joaquín Caparrós, allenatore del Sevilla, ha parlato con i giornalisti in vista della prossima partita cruciale in programma martedì sera al Sánchez Pizjuán contro la UD Las Palmas. Il clima è teso, come dimostrato dagli eventi di sabato quando alcuni tifosi hanno protestato all’ingresso della città sportiva al ritorno dalla trasferta a Vigo.
Durante queste manifestazioni, sono stati lanciati uova contro l’autobus della squadra e una recinzione è stata abbattuta, costringendo i calciatori a rimanere nella struttura per la notte. Caparrós ha commentato: “A nessuno piace tutto ciò, specialmente a chi è appassionato del Sevilla.
Mi sento parte di questa passione per il nostro simbolo, ma non per l’aggressività. Non è una situazione piacevole”.
Per il match contro la squadra di Diego Martínez, il tecnico sottolinea l’importanza di infondere fiducia ai giocatori. “Il gioco è nelle loro mani. Abbiamo cercato di creare un ambiente sereno attraverso allenamenti vivaci e coinvolgenti. Vogliamo riconnetterci con i tifosi: la nostra gente farà sentire la sua presenza. Se fossi un tifoso, sarei estremamente deluso, ma noi sevillisti abbiamo sempre dimostrato di esserci quando necessario”. Caparrós ha anche rivelato che la situazione attuale è critica e ha ammesso di non soddisfare le aspettative come allenatore. “Questo è il momento più difficile, il più doloroso, perché non sto riuscendo a essere quello che i tifosi si aspettavano. È il periodo peggiore a livello sociale. Non possiamo chiedere più alla nostra tifoseria, perché già abbiamo chiesto tanto…”. Il tecnico ha infine riconosciuto di essere consapevole delle difficoltà quando ha accettato l’incarico. “Sapevo che sarebbe stata una sfida ardua, ma se il Sevilla mi chiama, io rispondo a quel richiamo. Non sono più sevillista di altri”.
L’appassionato pubblico ha dimostrato una certa maturità. Quando si parla del suo ruolo di allenatore, Caparrós ha affrontato delle critiche e comprende che i tifosi del Sevilla possano esprimere dubbi. “È comprensibile, sono in sintonia con i sostenitori”, ha dichiarato, aggiungendo che dal match contro il Celta non ha appreso molte lezioni: “Dalla partita di qualche giorno fa non possiamo estrapolare molto. È fondamentale rinforzare i concetti e riconoscere che ogni piccolo dettaglio può influenzarci”.