Il suo trasferimento all’Atlético era praticamente concluso, ma due fattori lo hanno fatto saltare

André Carrillo, meglio noto nel panorama calcistico come ‘Culebra’, stava per entrare a far parte dell’Atlético di Madrid dopo aver brillato in Portogallo, inizialmente con lo Sporting Lisbona e successivamente con il Benfica. Tuttavia, il suo trasferimento nella squadra ‘colchonera’ è stato ostacolato da due fattori principali, uno dei quali, svelato dallo stesso giocatore, riguardava un problema di salute.

Carrillo ha rivelato che durante le visite mediche pre-contrattuali è emersa una difficoltà legata ai reni. “Un mio rene non funzionava correttamente e provavo una grande paura”, ha condiviso il calciatore nel programma ‘La Fe del Cuto’. Questa situazione ha generato apprensione in Carrillo, poiché temeva che tale diagnosi potesse compromettere la sua carriera.

A complicare ulteriormente le cose, c’era un altro impedimento: la mancanza di posti disponibili per giocatori stranieri nella rosa dell’Atlético di Madrid. In quel periodo, il club era in trattative per liberare un calciatore sudamericano, e fino a quando non fosse risolta questa questione, l’arrivo di Carrillo non era praticabile. “C’era bisogno che un giocatore straniero lasciasse l’Atlético, eravamo in attesa di quella situazione poiché c’erano limiti per i giocatori stranieri”, ha spiegato Carrillo.

Alla fine, di fronte all’incertezza e alla necessità di garantire il proprio avvenire, Carrillo ha deciso di accettare l’offerta del Benfica, dove non era richiesto di sottoporsi a ulteriori visite mediche. “Quando il Benfica si è fatto avanti, ero molto vicino all’Atlético, così ho scelto la via più sicura”, ha concluso il calciatore.

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