Álvaro Rubio riconosce il fallimento: “Non siamo stati all’altezza delle aspettative”

L’allenatore del Real Valladolid, Álvaro Rubio, ha riconosciuto il fallimento della sua squadra in questa stagione, attualmente ultima in classifica e retrocessa da diverse giornate con statistiche sfavorevoli. Ha dichiarato che il club “non ha saputo affrontare la competizione” e per questo motivo si trovano in questa situazione.

“Nessuno desiderava vivere questa condizione,” ha affermato in conferenza stampa, scusandosi pubblicamente con i tifosi a pochi giorni dalla conclusione di una stagione difficile che ha visto Rubio guidare la squadra in due fasi: prima come allenatore ad interim dopo l’addio di Paulo Pezzolano, e successivamente come tecnico titolare dopo la partenza di Diego Cocca.

Non si è pronunciato sull’eventualità di un rimborso per i quasi 24.000 abbonati a causa dell’andamento della stagione, ma ha sottolineato che “è stata fatta tutto il possibile, senza però ottenere i risultati sperati”, rimarcando comunque l’importanza di concludere la stagione con una vittoria contro il Leganés.

Nel caso in cui ciò non si realizzasse, il Valladolid collezionerebbe undici sconfitte consecutive, per un totale di trenta, con soli un punto ottenuto nel girone di ritorno, un record negativo che lo preoccupa, portandolo a sentirsi “frustrato e triste”. Inoltre, sarà complicato ottenere punti contro un Leganés che sta lottando per la salvezza e che pertanto scenderà in campo con grande determinazione. L’approccio per quest’ultima partita sarà lo stesso delle precedenti, ovvero “cercare i giocatori in migliore forma per competere e combattere”, includendo anche diversi giovani talenti delle giovanili, che hanno dimostrato di meritare spazio nella formazione primaria.

La squadra di Leganés si prepara per un incontro “estremamente intenso”, nel quale si prevede che faranno pressione sia in campo che fuori. Questo richiederà loro di “mantenere la calma, ma di ugualiare l’impegno nei contrasti e nelle seconde palle”, come ha spiegato l’allenatore. Sottolinea l’importanza dell’aspetto psicologico e fisico, che avrà la precedenza su qualsiasi altro fattore. Si prevede che l’incontro avrà molto controllo palla nella propria metà campo, poiché la squadra avversaria cercherà di portare il gioco lì, e il compito della sua squadra sarà quello di opporsi a questo tentativo.

È fondamentale non ripetere la prestazione opaca fornita contro il Girona, caratterizzata da mancanza di intensità, idee e risorse. Per questo motivo, durante la settimana hanno lavorato intensamente per garantire una preparazione al massimo.

Da quando è subentrato, ha apportato numerosi cambi, non solo per infortuni o squalifiche, ma anche per mantenere tutti i giocatori attivi e pronti all’azione. “Non c’è stato un giocatore che si sia distinto nettamente sugli altri; le prestazioni sono state variabili e per questo ho sempre puntato su chi ritenevo fosse più in forma per contrastare l’avversario”, ha aggiunto.

Per la prossima partita, il tecnico potrà contare su Aidoo, Juric e Mario Martín, che hanno avuto un buon progresso durante la settimana. Le uniche assenze rimangono quelle di Javi Sánchez, David Torres e Kenedy, quest’ultimo trasferito al Pachuca in Messico.

Per quanto riguarda il suo avvenire, ha dichiarato di non aver avuto alcuna conversazione con il Real Valladolid e che non intende farlo fino alla conclusione della stagione: “Il calcio è così, non escludo nulla e, proprio come non mi aspettavo di trovarmi qui, non resterò per sempre, quindi valuterò tutte le opzioni che si presenteranno”, ha concluso.

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